Prodotto un diamante sintetico più duro di quello naturale



Prodotto in laboratorio undiamante sinteticopiù duro di quellonaturale: il suo segreto è nellastruttura cristallina a reticolo esagonaleanzichécubico, ottenuta sottoponendo un materiale super resistente, lagrafite, aun'elevata pressione e poi a unatemperatura di1.527 gradi. Il risultato finale è un diamante che per la sua durezza e stabilità termica sembra molto promettente per diverse applicazioni, dalle perforazioni all'uso nei macchinari fino all'archiviazione di dati. Lo indica lo studiopubblicato su Nature Materials dai ricercatori dell'Università di Jilin in Cina.

Non è la prima volta che nei laboratori prende forma un diamante sintetico più duro di quello naturale: ne esistono già di diversi tipi, ma quello ottenuto in Cina è frutto di un approccio innovativo che finora non era ancora stato esplorato.

Il cosiddettodiamante esagonale(o lonsdaleite) è finito per la prima volta sotto la lente degli scienziati oltre mezzo secolo fa, dopo la sua scoperta nel sito di impatto di un meteorite. Uno studio condotto nel 2016 aveva portato alla creazione di questo tipo di diamante in laboratorio a partire da carbonio amorfo. A distanza di qualche anno, il team cinese ha sperimentato un metodo di sintesi alternativo ed è riuscito a dimostrare per la prima volta che è proprio la peculiarestruttura internadel diamante esagonale adaumentarneladurezza

I dati raccolti dimostrano infatti che il nuovo diamante sintetico è in grado diresistere a unapressione massima di155 gigapascal rispettoai110 gigapascal deldiamante naturale. Inoltre il diamante esagonale sintetico puòrimanere intatto fino ad almeno1.100 gradi rispetto ai 900 gradi deinanodiamanti utilizzati nelle applicazioniindustriali. Il diamante naturale può resistere a temperature maggiori, ma solo nel vuoto.

Il prossimo obiettivo dei ricercatori ora è quello di perfezionare ulteriormente la metodologia per arrivare a una produzione su larga scala.









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