Diagnosi precoce dell'ictus, a Chieti c'è la Risonanza portatile



(ANSA) - CHIETI, 21 MAR - La Radiologia dell'ospedale di Chieti si è dotata di una Risonanza Magnetica portatile a intensità di campo bassa che verrà impiegata in Pronto Soccorso per la diagnosi precoce dell'ictus cerebrale. E' la prima Risonanza portatile dedicata al cervello, finanziata dal ministero della Salute nell'ambito del Piano Operativo Sanità 2021 su progetto realizzato da una rete di ricercatori italiani, con la partecipazione delle Università di Chieti e L'Aquila, quest'ultima nel ruolo di capofila.
    Realizzata da una ex startup americana, tale tecnologia si sta diffondendo rapidamente a livello internazionale, come spiega Massimo Caulo, direttore della Radiologia e professore ordinario alla "D'Annunzio": "Saremo i primi in Italia a confrontarci con questa metodica, così come i nostri pazienti a usufruirne. E' un apparecchio che sta avendo successo perché consente di eseguire esami senza controindicazioni di tipo magnetico, in qualsiasi ambiente e là dove serve, nel cosiddetto point of care".
    "Obiettivo del progetto, stilato con i colleghi aquilani Simona Sacco, Marcello Alecci e Angelo Galante - prosegue Caulo - è sostituire la Tac con la Risonanza a basso campo magnetico nella diagnosi precoce dell'ictus cerebrale, e di estenderne l'utilizzo nelle condizioni neurologiche critiche che richiederebbero un esame a letto del paziente, come, per esempio, quelli ricoverati nelle terapie intensive. In prospettiva l'obiettivo più ambizioso sarà l'installazione di questa tecnologia sull'ambulanza, così da formulare la diagnosi tempestiva e nel punto di esordio".
    "E' una tecnologia molto complessa che richiede competenze avanzate per essere utilizzata - puntualizza Caulo - e al momento ha indicazioni molto ristrette. Ma è solo l'inizio di una bella storia, e a scriverla potremo essere noi". (ANSA).
   









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