Paesaggi e architetture di montagna: parte la Dolomiti Mountain School
A Forni di Sopra la prima giornata con nomi illustri per porre l’attenzione sui troppi edifici abbandonati nel territorio delle Dolomiti
DOLOMITI. “Rigenerare paesaggi e architetture di montagna”: sarà questo il tema della prima giornata della “Dolomiti Mountain School” in programma per venerdì 27 maggio alla Ciasa dai Fornés di Forni di Sopra, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.
La scuola, già “Summer School Dolomiti Unesco”, ha cambiato nome, ma non obiettivo: indagare con attenzione i tanti problemi che angustiano le terre alte e che negli ultimi anni si sono ulteriormente aggravati, anche per le mutate condizioni climatiche.
Il tema scelto prende spunto da una ricerca sulle strutture e sugli edifici nel territorio delle Dolomiti che poi, con il passare degli anni, sono stati abbandonati lasciando aperto un dilemma: eliminarli per restituire quella porzione di paesaggio alla natura o prevederne un recupero a scopi turistici, storici, culturali o sociali. La scelta della sede di Forni di Sopra è legata alla presenza di Pineland, villaggio turistico ideato da Marcello D’Olivo negli anni Sessanta e rimasto incompiuto.
I lavori si apriranno con i saluti istituzionali e le presentazioni di Pierpaolo Zanchetta del Servizio biodiversità della Regione, del coordinatore della scuola Gianpaolo Carbonetto e della direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Mara Nemela.
Nella mattinata parleranno Viviana Ferrario dello Iuav di Venezia (“Strutture obsolete, valori e disvalori in un paesaggio patrimonio mondiale Unesco”), Silvia Bianco, conservatrice dei Musei civici di Udine (“Un archivio di idee tra passato e futuro. Cosa si nasconde nell’archivio D’Olivo”), Giovanni Vragnaz, presidente di Arte & Architettura (“Costruire come Marcello D’Olivo, oggi?”) e l’architetto Simone Sfriso (“La misura del residuo. Valore e recupero delle strutture abbandonate”).
Nel pomeriggio interverranno Paolo Bon, presidente dell’Ordine degli architetti di Udine (“La progettazione in montagna, una responsabilità collettiva”), Giorgio Azzoni, docente all’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia (“Riabitare nella cultura dei luoghi. Architettura alpina tra tradizione e innovazione”), Alberto Winterle, direttore della rivista Turris Babel (“Paesaggi, Forme, Architetture nelle Alpi”) e Franco La Cecla, docente all’Accademia di Belle Arti di Milano (“Si può generare un paesaggio?”). La giornata si concluderà con una tavola rotonda sul tema “Come cambia l’approccio di intervento per una scelta di paesaggio”.
La partecipazione all’evento è gratuita, e le iscrizioni possono essere effettuate online sul sito web della Comunità di montagna della Carnia. La giornata darà anche diritto a crediti formativi per gli iscritti all’Ordine degli Architetti.