Secondo il coordinatore della sezione “nuvole” dell’Associazione Meteotriveneto, Marco Bonatti, “in questo caso parliamo di stratus nebulosus opacus (forme nuvolose indistinte e sole che risulta invisibile alle basse quote), anche se l'aspetto un po' tormentato del "tetto" nuvoloso e l'altitudine insolita (intorno ai 2000 metri, in parte anche oltre) fanno pensare a una commistione con stratocumulus stratiformis opacus. Questa nuvolosità stratificata, che non genera precipitazioni se non debolissime e localizzate, si origina dallo scorrimento di una corrente di aria umida e relativamente mite di provenienza occidentale negli strati medi e bassi dell'atmosfera" (foto Giampaolo Rizzonelli)