Nasce “Spazio Alpino”, la srl (benefit) della Sat
Si tratta di una start up che si occuperà di cultura alpina anche della produzione e commercializzazione di prodotti legati alla montagna. Socio unico la Sat
TRENTO. La Sat diventa socio unico della Spazio Alpino srl benefit, nuova start up trentina. A 150 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1872, la Sat dà quindi vita a una società benefit la cui denominazione “Spazio Alpino”, è la stessa della sala pubblica della storica sede di via Manci a Trento dedicata a incontri e riunioni.
“Questa volta lo spazio non è fisico, ma di azione – dice la Presidente Anna Facchini - la nuova Srl si inserisce in un importante progetto di riorganizzazione societaria. Attualmente, il diritto societario detta agli amministratori l’obbligo di mettere il profitto sopra il resto, ma la legislazione sulle società benefit modifica questo scopo dando agli imprenditori la libertà di prendere in considerazione le persone e l’ambiente oltre al profitto quindi, nel nostro caso, la Spazio Alpino srl diventa funzionale a sostenere gli scopi istitutivi della Sat”.
Ricordando che le società benefit sono una recente forma giuridica di impresa, introdotta in Italia nel 2015 con la legge 208 ed entrata in vigore dal primo gennaio 2016, è utile andare quindi a conoscere gli scopi della Spazio Alpino srl benefit.
Con riferimento alla legge 208/2015 la Spazio Alpino opererà in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti della Sat, delle sue Sezioni, di persone, comunità, territorio ed ambiente e perseguirà, oltre allo scopo economico, finalità di beneficio comune quali a solo titolo di esempio: sviluppo di idee, progetti imprenditoriali e attività economiche guidati da principi di sostenibilità ambientale e sociale; diffusione e la divulgazione della cultura orientata a promuovere la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e a promuovere un’economia sostenibile nel rispetto di tutti i portatori di interesse.
Collaborerà inoltre con tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano di cultura alpina, al fine di promuove l'educazione spirituale e culturale, nonché l'istruzione tecnica degli escursionisti ed alpinisti, specialmente dei giovani, anche nel mondo della scuola, favorendo ed incentivando ogni forma di frequentazione sostenibile dei monti e degli altri ambienti naturali a questi connessi per scopi turistici e di svago, ma anche culturali, legati alle tradizioni, lavorativi, di tutela e preservazione del patrimonio naturalistico, dall'escursionismo ed alpinismo tradizionali alle forme più moderne di alpinismo, sci alpinismo e speleologia.
Promuoverà campagne di educational marketing e marketing territoriale, corsi di alta formazione, convegni, eventi online, articoli da pubblicare nei media e nei social network, volti a valorizzare enti, aziende e territorio in funzione di principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e incentiverà la cultura della sostenibilità capace di incidere sui comportamenti individuali e delle imprese per una migliore gestione del territorio e delle sue risorse.
Gli articoli 3 e 3 bis dello Statuto prevedono di realizzare attività finalizzate al perseguimento degli scopi propri dei soci, e per prima della Sat, nell'offerta di servizi nel territorio di competenza, in particolare attraverso ad esempio la produzione e commercializzazione di beni connessi alla frequentazione della montagna, all'editoria, alla cinematografia e alla comunicazione e diffusione, in ogni sua forma, della cultura e delle tradizioni montane, l’erogazione servizi di pubblicità e sponsorizzazioni, l'organizzazione, la promozione e la partecipazione a iniziative di marketing intese a sostenere e sviluppare le attività istituzionali di Sat.
Per il settore commerciale l’obiettivo è la creazione di nuove risorse a sostegno dell’attività istituzionale del socio unico, cioè della Sat associazione.
“Il percorso - spiega Facchini - ha preso avvio nel 2019, allorché erano già chiare le conseguenze di una crisi economica e finanziaria risalente a circa una decina di anni prima, che ha segnato anche la pur ricca provincia di Trento. Cosa abbiano portato il 2020 e il 2021 nel mondo è storia contemporanea e dentro le difficoltà di un assestamento che deve soprattutto riguardare stili di vita, comportamenti, ridisegno delle politiche economiche e sociali, si incanala anche la scelta fatta dal Consiglio Centrale della Sat di trovare un soggetto che possa completare e integrare quelle risorse che verranno meno dal comparto pubblico in senso stretto”.
“Non si tratta di una scelta rivoluzionaria – prosegue la Presidente - lo stesso Cai ha costituito una cooperativa tra i gruppi regionali che ha per oggetto l'attività commerciale, che non può essere svolta da un ente pubblico. Per ragioni simili la Sat, che dal 2004 è una associazione di promozione sociale e quindi del terzo settore, ha ritenuto opportuno non gestire direttamente attività commerciali, ma di affidarle a una Srl, di cui detiene la totalità delle quote; siamo quindi di fronte a una vera start up.
La conseguenza è chiara: la Srl benefit tratterà un’attività condotta e gestita con procedure e criteri imprenditoriali, sia pure sotto il costante controllo del socio unico Sat”.