Provincia

Impianti da sci, la giunta provinciale tira dritto nonostante il no dei Comuni

Approvato il disegno di legge Failoni. L’assessore: «Aperti a miglioramenti»



TRENTO. La Giunta provinciale ha deciso di tirare dritto e di adottare il disegno di legge che disciplina gli impianti a fune e le piste da sci malgrado il recente parere contrario del Consiglio delle autonomie locali, secondo il quale la nuova normativa toglierebbe potere ai Comuni aumentando quello degli impiantisti. 

Una delle principali novità introdotte è il passaggio dalla concessione di servizio pubblico al sistema dell’autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fune e piste da sci, un adeguamento che recepisce la recente sentenza della Corte Costituzionale.

Il disegno di legge mantiene la classificazione europea delle piste, preservando le piste blu tanto apprezzate dai principianti e dalle famiglie e consente l’utilizzo delle motoslitte per l’approvvigionamento dei rifugi. Inoltre sono previste anche disposizioni specifiche per favorire la pratica dello scialpinismo in determinate aree e fasce orarie, bilanciando le esigenze di sicurezza con la popolarità di questa disciplina.

"Siamo aperti a miglioramenti che potranno emergere dalle audizioni e dal confronto con i consiglieri", ha dichiarato l'assessore al Turismo Roberto Failoni. Che in merito all'opposizione del Consiglio delle autonomie locali ha aggiunto: "Nel successivo incontro di mercoledì scorso abbiamo trovato un terreno comune per proseguire il lavoro in modo condiviso. Verranno individuate modalità per dare risposte alle istanze presentate dai Comuni, in particolar modo durante la discussione del disegno di legge in Commissione".

Il provvedimento, informa una nota di piazza Dante, "segna un importante passo avanti per il settore turistico e sportivo del Trentino". La normativa sostituisce la legge 7 del 21 aprile 1987 e "mira a modernizzare e semplificare il quadro normativo, garantendo al contempo standard di sicurezza e qualità dell'offerta turistica". Si tratta di un "testo tecnico che aggiorna la disciplina provinciale in ottemperanza alla sentenza della Corte costituzionale 103/2020 e l'adegua al decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 40, in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali". È un disegno di legge che "rappresenta un investimento sul futuro del turismo trentino, settore chiave per l'economia provinciale", ha assicurato Failoni. "Con queste nuove norme, il Trentino si conferma all'avanguardia nella gestione sostenibile e sicura del turismo montano, rafforzando la sua posizione di eccellenza nel panorama alpino italiano ed europeo", ha precisato. Una delle principali novità introdotte, spiega l'amministrazione provinciale, è il "passaggio dalla concessione di servizio pubblico al sistema dell'autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fune e piste da sci, un adeguamento che recepisce la recente sentenza della Corte costituzionale". 













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