Medioriente

Gaza, rotta la tregua: nuovi raid aerei israeliani, centinaia di morti

Tel Aviv: "Colpite decine di obiettivi di Hamas. Usa consultati in anticipo"



TEL AVIV - Crolla la tregua in Medio Oriente. Israele ha lanciato stanotte nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. Almeno 220 i morti e decine i feriti, secondo fonti palestinesi. Usa e Stato ebraico avvertono che si scatenerà "l'inferno" contro i terroristi. Teheran denuncia le parole "belligeranti" di Trump sul sostegno dell'Iran agli Houthi, minacciando "gravi conseguenze" in caso di aggressione Usa. I ribelli dello Yemen rivendicano intanto un terzo attacco alle portaerei americane nel Mar Rosso. Tajani riceve oggi il ministro degli Esteri siriano Shaibani.

Secondo fonti palestinesi ci sono almeno 100 tra feriti e morti in seguito agli attacchi delle Forze di difesa israeliane (Idf) sulla Striscia di Gaza. Sarebbero state colpite anche "alcune tende di sfollati a Khan Younis". Le Idf stanno lanciando una serie di ondate di raid aerei contro obiettivi di Hamas nell'enclave palestinese. 

I media dello Stato ebraico affermano che l'aeronautica militare sta operando contro centinaia di nuovi siti che il movimento islamista ha ricostituito nei due mesi di cessate il fuoco, dopo aver reclutato più di 20.000 nuovi terroristi. Finora l'aeronautica avrebbe colpito decine di obiettivi nella Striscia: comandanti e operativi di Hamas, tunnel e depositi di armi. Idf e Shin Bet hanno confermato in una dichiarazione congiunta che stanno "attaccando su vasta scala obiettivi dell'organizzazione terroristica". 

Il portavoce militare ha aggiornato le linee di difesa della zona al confine con l'enclave palestinese, il che "non consente attività scolastiche". La Casa Bianca è stata consultata da Israele sugli attacchi, ha detto la portavoce americana Karoline Leavitt.

 Israele combatterà a Gaza "fino alla restituzione di tutti gli ostaggi", afferma il governo israeliano. "Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutti gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti", ha affermato il ministro della Difesa, Israel Katz. Tra questi obiettivi, oltre alla restituzione di tutti gli ostaggi (vivi e morti), c'è la distruzione di Hamas come forza militare o politica nella Striscia di Gaza.













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