Brasile, Lula vince di un soffio contro Bolsonaro: è presidente per la terza volta
L'ex sindacalista: "Hanno cercato di seppellirmi vivo ma sono risorto. Il nostro Paese è tornato"
SAN PAOLO. Al ballottaggio è stato testa a testa fino alla fine. Lula ha vinto contro Bolsonaro per un soffio (50,9% contro 49,1%) e torna presidente (per la terza volta, dopo essere stato in carcere condannato per corruzione) di un Brasile spaccato.
Dopo la vittoria, Luiz Inacio Lula da Silva, ha promesso che tornerà a far avvicinare il Paese alla comunità internazionale promuovendo partenariati e un commercio globale "più equo". "Il Brasile è tornato: è troppo grande per essere relegato a questo ruolo di paria nel mondo", ha detto l'ex sindacalista, che poi ha criticato "gli accordi commerciali che condannano il nostro Paese ad essere un eterno esportatore di merci e materie prime", in un possibile velato riferimento al trattato tra Ue e Mercosur.
"In una delle elezioni più importanti del Brasile, oggi c'è un unico vincitore: il popolo brasiliano. Non è una vittoria mia o del mio partito, ma di un immenso movimento democratico", ha aggiunto Lula. "La maggioranza del popolo ha lasciato detto chiaro che desidera più democrazia e non meno. Vuole più libertà, più uguaglianza e più fraternità", ha continuato l'ex sindacalista, che ha iniziato il suo discorso "ringraziando Dio per avermi permesso di uscire da dove sono uscito e arrivare dove sono arrivato". "Dal primo gennaio governerò per tutti i brasiliani e non solo per quelli che mi hanno votato. È tempo di riunire la famiglia. A nessuno interessa vivere in un Paese perennemente in guerra. È tempo di deporre le armi. Hanno cercato di seppellirmi vivo" ma "ho avuto un processo di resurrezione nella politica brasiliana. Sono qui per governare il Paese in un momento molto difficile, ma riusciremo a trovare le risposte".
Nelle strade esplode la gioia dei sostenitori di Lula.