Vandalizzata la targa dedicata a don Longhi
A Bolzano il prete antifascista, è ricordato nel passaggio a lui dedicato. Ordinato sacerdote a Trento nel 1940, morì a Villazzano nel 1996. La dura condanna dell’Anpi Alto Adige per il vile gesto
BOLZANO. È stata vandalizzata la targa dedicata a Don Daniele Longhi nel Passaggio a lui intitolato dalla Città di Bolzano. A darne notizia condannando il gesto è l’Anpi dell’Alto Adige.
"Daniele Longhi nasce a Pedemonte nell'alta Val d'Astico, comune trentino aggregato alla provincia di Vicenza nel 1929 (Legge 2 luglio 1929, n. 1111). Frequenta il seminario a Trento, è ordinato sacerdote nel 1940 e nominato cappellano a Castello Tesino. Nel 1943 è pastore della comunità operaia di Bolzano.
Di sentimenti antifascisti, si dedica con coraggio all'assistenza dei detenuti nel campo ed entra a far parte del Cln.
Arrestato due volte, è rilasciato. La terza volta, il 19 dicembre 1945, è interrogato e quindi trasferito nelle celle del Lager di Bolzano.
Il 25 febbraio 1945 si trova con molti altri prigionieri su un convoglio in partenza per la Germania, ma a causa dei bombardamenti sulla linea ferroviaria del Brennero, dopo un'attesa di quasi tre giorni, chiusi nei vagoni piombati, i prigionieri rientrano nel campo.
Dopo la liberazione si dedica instancabilmente al servizio pastorale nel suo quartiere, al fianco dei deboli, degli oppressi e degli umili e all'opera di promozione della memoria delle vittime della deportazione nel Lager di Bolzano.
Nel 1952 è inviato a Roma, cappellano capo dell'Onarmo. Nominato monsignore, è cerimoniere nella Chiesa di Santa Maria maggiore. Nel 1978 ottiene di ritornare a Pedemonte. Infine si trasferisce a Trento.
Muore a Villazzano nel 1996."
Esprimiamo – conclude l’Anpi – profonda indignazione e ferma condanna per questo atto insensato che offende la memoria di Don Daniele e i valori della nostra città.