Comunità di valle, parte il Piano sociale
PRIMIERO. Nell’ultima seduta del consiglio della Comunità di Primiero è stato approvato all’unanimità il Piano sociale di Comunità, un documento molto corposo, che fotografa il territorio e la sua...
PRIMIERO. Nell’ultima seduta del consiglio della Comunità di Primiero è stato approvato all’unanimità il Piano sociale di Comunità, un documento molto corposo, che fotografa il territorio e la sua popolazione, con i suoi punti di forza, ma anche con alcune sue difficoltà, frutto di processo di pianificazione che si è svolto in questi ultimi anni per comprendere come migliorare la situazione locale in termini di servizi e bisogni.
Il Piano è stato illustrato dalla responsabile del Settore sociale, Michela Tomas e dal presidente della Comunità, Roberto Pradel, che ha evidenziato come la vera sfida del nuovo Piano sociale è rappresentata dal confronto con il territorio; a breve, infatti, sarà presentato alla popolazione l'importante lavoro realizzato in questi mesi, con tutti i dati emersi e le riflessioni svolte all'interno del Tavolo, per poter raccogliere spunti e sollecitazioni da più parti.
«La Comunità di Primiero – ha spiegato Michela Tomas - ha dato avvio alla nuova fase nella primavera 2017, cercando di sviluppare un percorso che trovasse coerenza con quanto avviato negli anni precedenti ed aiutasse la lettura dei bisogni, nel rispetto delle indicazioni impartite nelle linee guida. Il Tavolo territoriale ha deciso di avvalersi del supporto dei focus group per analizzare gli ambiti indicati dalle linee guida: abitare, educare, lavorare, prendersi cura, fare comunità».
Il nuovo documento riporta quindi il percorso intrapreso, gli attori coinvolti, l’analisi del contesto con dati molto precisi per ogni settore, con particolare attenzione all’evoluzione di questo ultimo triennio. «Si è potuto osservare che il territorio anche in questa occasione ha compreso l’importanza della pianificazione, in un momento storico non solo di riduzione di risorse pubbliche, ma anche di profonda trasformazione in atto della società, puntando all’integrazione tra il mondo socio-sanitario ed i servizi sociali, ma anche di trasversalità delle diverse politiche. La sfida futura – ha concluso Tomas - è rappresentata dal garantire equità di accesso ai servizi e dalla lotta all’esclusione sociale». (r.b.)