Borse di studio della de Bellat consegnate in modo virtuale
Castelnuovo. Si è svolta, per la prima volta in teleconferenza, l’annuale cerimonia di premiazione della Fondazione de Bellat, che ha conferito un riconoscimento ai quattro migliori studenti della...
Castelnuovo. Si è svolta, per la prima volta in teleconferenza, l’annuale cerimonia di premiazione della Fondazione de Bellat, che ha conferito un riconoscimento ai quattro migliori studenti della Valsugana diplomati e laureati in corsi ad indirizzo agrario, agroalimentare, ambientale e forestale. A causa dell’emergenza sanitaria l’evento della De Bellat, che per tradizione si tiene nella sala specchi della Fondazione Mach, quest’anno si è svolto a distanza, alla presenza del Cda della Fondazione. Presenti infatti il presidente Bruno Donati, il vice Paolo Vinante, il direttore generale della Fondazione Edmund Mach Mario Del Grosso Destreri, il coordinatore del Dipartimento istruzione post-secondaria del Centro Istruzione e Formazione Fem Andrea Panichi ed il rappresentante del personale, componente del Cda FEM, Gian Antonio Battistel.
I riconoscimenti
La Fondazione De Bellat per volontà testamentaria del fondatore dottor Agostino De Bellat, ha tra i propri scopi, oltre alla valorizzazione dell’agricoltura ed il sostegno agli agricoltori della valle, anche l’elargizione di borse di studio a studenti meritevoli, proprio nel segno di investire sul futuro dell’imprenditoria e della conoscenza locale. I quattro premiati 2020 sono: Damiano Oberosler, diplomato con 100/100 all’Istituto Tecnico FEM; Giovanni Dalmaso (110/110 e lode) e Federico Valgoi (106/110) entrambi laureati al corso di laurea breve triennale in Scienze e Tecnologie agrarie presso l’Università degli Studi di Padova e Raffaella Amina Mosaner, che ha ottenuto il punteggio di 110/110 e lode al corso di laurea specialistica in biotecnologie animali presso l’Università degli Studi di Bologna.
Il futuro in mano
Nel corso della cerimonia il presidente Donati, complimentandosi con i ragazzi, ha auspicato che possano rappresentare un possibile nuovo e concreto impulso per lo sviluppo dell’agricoltura in Valsugana, secondo lo spirito e la mission della Fondazione: «A loro va il nostro plauso e sostegno, mi auguro possano diventare i promotori dei valori non solo del mondo agricolo, ma di tutto il comparto ambientale». «Volevo nuovamente ringraziarvi per avermi concesso il vostro premio di studio e per l'impeccabile organizzazione della cerimonia online- ha concluso Raffaella Amina Mosaner -. Mi ha fatto davvero molto piacere sentire le parole di incoraggiamento e sostegno di studio e ricerca da parte delle più alte cariche della vostra Fondazione». M.C.