Urzì accusa: “Cia ha pesato gravemente sulla trattativa. Avvinghiato all’assessorato”
Il commissario trentino risponde all'assessore dissidente che aveva attribuito a lui la responsabilità dell’annuncio di Fugatti che gli sarebbero state tolte le deleghe. Ma poi precisa: "Rimarrà al suo posto se lo deciderà il presidente"
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TRENTO. "In relazione alle dichiarazioni dell'assessore Cia si richiama quanto già ribadito più volte: la titolarità dell'assegnazione delle deleghe di assessore è esclusivamente nelle mani del Presidente. Al momento disponiamo di due posizioni in giunta provinciale. Al momento. Gerosa e Cia. A Gerosa sono state assegnate competenze pesantissime e importantissime come l'istruzione, la Cultura, la famiglia, i giovani, le pari opportunità, lo sport con le Olimpiadi. Insomma due assessorati in uno. E la vicepresidenza che rende chiaro e centrale il ruolo di FdI in giunta provinciale". Lo afferma il commissario Fdi Alessandro Urzì.
"La nostra determinazione nel pretendere il massimo della rappresentatività purtroppo è stata limitata da alcune sfilacciature che purtroppo nonostante gli inviti del partito l'assessore Cia non ha raccolto. E ne siamo dispiaciuti perché erano volti a salvaguardare proprio la sua posizione che era la posizione di FdI. Oggi il gruppo, 4 posizioni su 5, è compattissimo e fatto di persone che hanno anteposto l'interesse della squadra al proprio", prosegue.
"La persistenza di una posizione che invece ha giocato una partita personale rimanendo avvinghiato ad un assessorato che non era stato concordato con il partito purtroppo ci ha indebolito, dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo. Una scelta personale e di potere purtroppo sta pesando su tutto il gruppo. Avevamo per questo chiesto ai nostri assessori di astenersi dall' assumere i ruoli in attesa di definire il quadro complessivo", sottolinea Urzì. "La decisione di violare la disposizione del partito per assumere le funzioni in modo autoreferenziale da parte di Cia ha pesato gravemente sulla trattativa. Ora oltre a Gerosa vicepresidente ci troviamo un assessore di FdI che però inevitabilmente non gode più della piena fiducia del partito (perché ha fatto scelte autonome in ogni circostanza) ma è comunque di FdI. E rimarrà al suo posto se il presidente Fugatti deciderà nella sua massima autonomia di non ritirargli le deleghe", ribadisce il commissario Fdi.