Variante al Prg, è tutto quanto da rifare
Il consiglio comunale rivede il Piano che ora andrà nuovamente pubblicato all’albo per le osservazioni e poi rivotato
PERGINE. Marcia indietro su tutti i fronti a proposito della prima variante al Prg presentata dall’amministrazione Oss Emer su “soffitte fantasma” e “capannoni”.
In sostanza, a riscrivere il documento urbanistico ci hanno pensato l’opposizione consiliare e gli uffici provinciali e non sono mancate le sorprese in aula martedì sera durante appunto la seduta consiliare. Tanto che, l’iter burocratico riprende con la nuova pubblicazione della variante all’albo comunale (per 30 giorni) e i privati (o gli enti) avranno la possibilità di ripresentare osservazioni. Poi, probabilmente in settembre, si tornerà in aula per l’approvazione conclusiva.
In definitiva, come contenuti, ben poco resta del documento originario, dopo che la maggioranza con una decisione a sorpresa, ha accolto anche la richiesta (delle opposizioni) di non prolungare fino al 2014, l’effetto della sanatoria per le soffitte fantasma, ma di limitarla al 23 febbraio 2010. In questo senso la richiesta delle opposizioni (Upt, Patt e Pd) ancora nella seduta del marzo scorso. La stessa richiesta era stata anche oggetto di “osservazione”. Ma anche la Provincia aveva espresso seri dubbi sul prolungamento in quanto sottolineava che con le nuove norme del 2010, il Comune aveva già provveduto ponendo paletti affinché le “soffitte fantasma” non potessero più esser costruite.
Pur semplicemente “a voce”, il consigliere Marco Morelli (Upt , sempre nel marzo scorso, aveva evidenziato i contrasti con il Pup a proposito delle “liberalizzazioni” nell’uso dei capannoni produttivi vuoti in viale dell’Industria. Anche la Provincia era intervenuta in questo caso “osservando” l’esistenza di tali contrasti.
Infine, con una mossa a sorpresa, la giunta aveva respinto la richiesta degli uffici tecnici comunali (come altra osservazione) di allargare le maglie sul termine “edificio esistente”, nel senso che poteva considerarsi tale anche in presenza della sola autorizzazione a costruire.
Nel corso delle ultime settimane antecedenti la seduta consiliare di martedì, la giunta Oss Emer provvedeva a stralciare il capitolo relativo alla liberalizzazione dei capannoni e a non accogliere la richiesta di considerare edificio esistente, il solo rilascio dell’autorizzazione a costruire. Si trattava di due cardini della “variante al Prg”.
L’altra sera, l’ultima retromarcia consistente a proposito del prolungamento degli effetti sulle “soffitte”, in occasione di quella che doveva essere l’adozione definitiva della “variante”.
L’esame dell’argomento aveva visto l’assessore Massimo Negriolli annunciare le modifiche ma anche la difesa del prolungamento fino al 2014. Morelli (Upt) affermava ancora una volta i contrasti normativi a proposito del prolungamento stesso e annunciava che se fosse stato tolto, avrebbe votato la variante.
A questo punto la sorpresa: Mario Roat (Civiche) annunciava che la data 2014 non era determinante e poteva essere ripresa la data “2010”, anche con un emendamento dopo una sospensione dei lavori. Materialmente, l’emendamento era proposto da Daniele Lazzeri (Alternativa). Il testo sarebbe stato quello poi approvato dalla maggioranza (assenti fuori dall’aula Roberto Oss Emer e Beniamino Gretter) e solo dall’Upt (assente Marco Osler) in quanto il Patt era assente e Anna Maria Lazzeri (Pd) si asteneva in quanto “sanatoria”.
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