Il caso

“Fassa, nessuna irregolarità nei rifugi”: la Provincia risponde a Report


La risposta della provincia era arrivata prima dell'episodio, trasmesso ieri - domenica 23 febbraio, condotto da Sigfrido Ranucci, nel quale si è parlato de “l'overtourism ha creato situazioni di inquinamento ambientale dovute al forte afflusso di visitatori anche in Trentino”



TRENTO. Nella puntata di ieri, 23 febbraio, di Report si è parlato anche della Val di Fassa dove – si era letto in una anticipazione – l'overtourism ha creato situazioni di inquinamento ambientale dovute al forte afflusso di visitatori. E grazie a una normativa che sembra costruita appositamente per venire incontro agli interessi dei rifugisti, è possibile scaricare i reflui direttamente in quota. Quanto conta la tutela dell'ambiente in un contesto dominato dagli interessi dell'industria del turismo?”.

Era stata immediata la presa di posizione della Provincia che ha già mandato questa nota alla redazione di Report: “Il 28 maggio 2021 la Società degli Alpinisti tridentini (SAT) è stata autorizzata dal comune di San Giovanni di Fassa, nell'ambito di un procedimento di autorizzazione unica territoriale in capo all’Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (APPA), allo scarico delle acque reflue domestiche previo trattamento per il rifugio Roda de Vael. Questo tipo di gestione dei reflui è adottato da buona parte dei rifugi alpini.

In ogni caso, con questa autorizzazione è stata modificata la precedente autorizzazione comunale, prevedendo lo spostamento del punto di scarico in suolo, con un prolungamento di circa 350 metri della tubazione. Nell'ambito del procedimento erano stati acquisiti i pareri istruttori favorevoli da parte del Servizio geologico della Provincia e dell'APSS (Azienda Provinciale per i servizi sanitari).

Poiché il rifugio Roda de Vael è facilmente accessibile agli escursionisti ed è molto apprezzato da residenti e turisti, nel 2021 la Giunta Provinciale aveva previsto nel Piano stralcio per i rifugi alpini ed escursionistici del Piano provinciale di risanamento delle acque, la possibilità di collettare i reflui alla fognatura nera. Nel marzo 2024, il progetto per il nuovo collettore delle acque nere è stato approvato e i lavori dovrebbero iniziare nella primavera del 2025”.













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