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Trento, un successo le visite guidate alla cappella del Simonino

Esauriti tutti i posti disponibili in tutte le visite guidate programmate per oggi, domenica 17 ottobre, dal Fondo Ambiente Italiano in occasione delle Giornate Fai d’autunno



TRENTO. Successo per le visite guidate alla cappella del Simonino: esauriti tutti i posti disponibili in tutte le visite guidate programmate per oggi, domenica 17 ottobre, dal Fondo Ambiente Italiano in occasione delle Giornate Fai d’autunno. 

La cappella dedicata al bimbo ebreo, si trova nel palazzo Larcher Bortolazzi Fogazzaro, situato nell'antica contrada del Fossato, oggi via Simonino ed un tempo “via San Simonino”. Come illustrato ai 15 visitatori ammessi per ogni visita, la cappella occupa lo spazio della casa natale del piccolo Simone, per la cui morte fu ingiustamente accusata la comunità ebraica. All’esterno si notano, accanto alla campanella, una piccola scultura del Simonino trionfante, opera probabilmente dello scultore settecentesco Francesco Oradini e tracce di affreschi, purtroppo molto deperiti. All'interno vi è un importante affresco realizzato dal quadraturista Domenico Romani, per la parte di finta architettura e da Orlando Fattori per la scena del martirio, affollata da vari personaggi. Il palazzo che ospita la cappella è stato progettato nei primi decenni del 1600 e completato verso la fine dello stesso secolo: un edificio “nobile” nel suo insieme, dai volumi proporzionati, dove tutto è ben misurato. Tali caratteristiche lo rendono uno degli esempi più importanti di grande residenza borghese di fine Seicento ed inizio Settecento. La cappella, situata nella parte finale del prospetto orientale del palazzo, è stato l’ultimo elemento realizzato in ordine di costruzione. La cappella ha avuto nel corso degli anni varie destinazioni ad uso commerciale e dal 2018 appartiene al Fondo Ambiente Italiano.

La storia del Simonino è tornata di “stringente attualità”, dopo la mostra a lui dedicata – premiata pure a livello europeo - e le successive dimissioni della direttrice del Museo Diocesano Tridentino Domenica Primerano. Il Simonino, infatti, a distanza di secoli, rimane un nodo irrisolto che si è riversato sul Museo Diocesano fino alle dimissioni della direttrice Domenica Primerano che aveva invano chiesto la difesa dagli attacchi sia degli integralisti che ritengono intoccabile il culto del Simonino e dalle critiche del mondo laico. A fine 2019 iniziò la mostra “L'invenzione del colpevole. Il caso di Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia”, che smonta tutte le falsità attorno alla vicenda, dimostrando l'infondatezza delle accuse di omicidio rituale ed infanticidio rivolte agli ebrei. Dimostra anche come fu la Chiesa, col vescovo Hinderbach, nel 1475 a scatenare la strage degli ebrei costruendo una tesi falsa. C.L.













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