Trento, la Cattedrale svelata, terminato il restauro: brillano tracce del ’300
Concluso il primo lotto di lavori all’interno della navata Nord. Ora le procedure di gara per gli altri due interventi previsti. LA FOTOGALLERIA.
TRENTO. Svela le sue bellezze, la Cattedrale di Trento, tra cui anche le tracce di affreschi del ’300. Completati i lavori del primo dei tre lotti di restauro, che erano iniziati nel marzo 2017.
A nuova luce il paramento lapideo interno della navata Nord, che ha visto il consolidamento degli intonaci delle volte. Vasta la campagna di indagini che ha riguardato sia il paramento lapideo che le sei volte ed i sette pilastri della navata Nord.
Nelle prossime settimane l’Arcidiocesi di Trento darà avvio alle procedure di gara per l’aggiudicazione dei lavori dei due lotti successivi dell’intervento, che riguarderanno il restauro della navata centrale e della parte residua della navata Sud e del transetto e della zona absidale della Cattedrale.
L’inizio dell’intervento nel primo lotto ha visto la necessità di ampie verifiche, nel corso dei “cantieri pilota” sulla controfacciata principale e su parte della navata Sud. Le indagini eseguite hanno consentito di mettere in luce alcune superfici affrescate di epoca settecentesca, la cui esistenza era in parte nota, e tracce di intonaci affrescati di epoca trecentesca non conosciute prima dell’intervento in fase di ultimazione.
L’analisi dei sette pilastri della navata Nord ha messo in luce l’effettiva natura e consistenza sia della porzione corticale dei pilastri, realizzata in pietra calcarea di Trento, che del nucleo interno costituito da un riempimento “a sacco” con malta di calce e pietrame di varia pezzatura. Le verifiche hanno reso evidente la necessità di procedere ad un sistematico ed esteso intervento di consolidamento dei pilastri, solo in parte preventivato e comunque programmato nel secondo lotto.
I lavori di restauro interno della Cattedrale di Trento, sono stati autorizzati nel 2014. L’intervento è stato ammesso a finanziamento per un importo complessivo pari a 5.781.43 euro. L’esecuzione dell’intervento è stata suddivisa in tre lotti.
Alla gara per i lavori del primo lotto hanno partecipato tutti gli operatori economici del territorio ed alcuni operatori extra regionali, abilitati all’esecuzione dell’intervento. L’esecuzione dei lavori è poi stata affidata alla ditta Lares Restauri di Venezia.
Il progetto è stato sviluppato da un team di specialisti composto dall’architetto Maria Antonietta Crippa e dal professor Ferdinando Zanzottera del Politecnico di Milano, dalla dottoressa Giovanna Alessandrini, dal professor. Claudio Modena, coordinati dall’architetto Ivo Maria Bonapace di Pinzolo, direttore dei lavori. Responsabile della sicurezza l’ingegner Edo Iob.