SCIENZA

Trento, il Muse nella rete dei musei dell'acqua

Si tratta di istituzioni che promuovono approcci ed usi idrici sostenibili



TRENTO. C'è anche il Muse tra i «Water Museums» del mondo (Wamu-Net), la rete di istituzioni museali chiamate a promuovere e supportare nuove visioni e approcci relativi a usi idrici più sostenibili in linea con le attività delle Nazioni unite per lo sviluppo sostenibile e le attività Unesco-Ihp (Programma idrologico internazionale).

Un network globale - che attualmente riunisce una cinquantina di enti da 28 Paesi diversi, con un potenziale pubblico di oltre 12 milioni di visitatori l'anno - nato per far emergere una nuova civiltà idrica, attuando azioni urgenti per riparare il nostro rapporto deteriorato con l'elemento liquido più prezioso e la fonte di tutta la vita.













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