ESTORSIONE E LAP DANCE

Trento, dentista proprietario di sexy clubpicchiato con una mazza dal gestore

La vittima è Luigi Mosna, noto professionista padrone del Cotton, locale di lap dance. Arrestato il calabrese Raffaele Costanzo per estorsione



TRENTO. Picchiato con una mazza da baseball, pesantemente minacciato e quindi costretto a firmare assegni per 50 mila euro. Questa la terribile disavventura vissuta giorni fa da Luigi Mosna, notissimo dentista trentino, all’interno del Cotton Club, locale di lap dance a Vigolo Baselga di cui il professionista è proprietario. Autore del pestaggio, il quarantottenne calabrese Raffaele Costanzo - già noto alle forze dell’ordine - che del locale notturno è da qualche tempo il gestore.
 I fatti si sarebbero svolti lo scorso week-end, nell’ufficio di Costanzo all’interno del night. Mosna sarebbe salito fino a Vigolo per chiedere al calabrese di restituirgli (o quanto meno di trovare un accordo sulle modalità di restituzione) il denaro prestatogli a suo tempo per avviare il locale e compiere alcuni lavori di sistemazione. Una richiesta che non solo non ha sortito il risultato sperato, ma che anzi, stando al racconto del medico, ha mandato su tutte le furie Costanzo. Il quale, impugnata una mazza da baseball, ha sferrato alcuni colpi a Mosna e poi, gli ha intimato di firmare assegni per complessivi 50 mila euro. «Io non ti do niente - avrebbe urlato a Mosna, terrorizzato e dolorante - anzi sei tu che mi devi dare il denaro. O firmi o non esci di qui vivo». Inutile dire che il dentista non se l’è sentita di mettere alla prova la serietà delle minacce e, firmati gli assegni, se ne è tornato malconcio a casa.
 Dopo una notte travagliata e insonne, però, Mosna ha deciso che non sarebbe stato giusto tacere e per questo s’è rivolto ai carabinieri della Compagnia di Cavalese - scelta motivata da conoscenze personali - e ha raccontato tutto. Allo stesso tempo, il dentista s’è recato da un medico che gli ha riscontrato ferite guaribili in 20 giorni.
 Intanto i militari dell’Arma si erano messi al lavoro, avevano raccolto elementi e compiuto verifiche. Poi, al comando del capitano Filippo Milani, nella notte tra mercoledì e giovedì, hanno compiuto un blitz nel locale di Vigolo Baselga. Lì, dopo aver compiuto controlli sul personale e sulle ballerine, hanno arrestato Raffaele Costanzo con le pesanti accuse di estorsione, minacce e lesioni. Trasferito nel carcere di Trento, il quarantottenne calabrese sarà interrogato stamattina dal gip Marco La Ganga.
 Assai diversa è la versione dei fatti fornita dall’avvocato Maurizio Pellegrini, difensore di Costanzo. Secondo il legale, infatti, il gestore del Cotton Club avrebbe avuto un’accesa discussione con Mosna, ma non l’avrebbe mai picchiato. Lo proverebbe il fatto che durante l’incontro, cui era tra l’altro presente una terza persona, la porta dell’ufficio sia sempre rimasta aperta e che nessuno tra i dipendenti abbia udito nulla. Per quanto riguarda il denaro, quei 50 mila euro chiesti al dentista, sarebbero il frutto di un accordo preso tra i due tempo prima. Grazie alle amicizie allacciate a Bolzano negli anni in cui aveva gestito altri locali, Costanzo era riuscito a contattare una serie di finanziatori disposti a investire denaro nella ristrutturazione. La sua sarebbe stata un’opera di intermediazione, insomma, per la quale era stato pattuito un compenso di 50 mila euro, appunto. Somma che, invece, il noto professionista non avrebbe mai versato al gestore del Cotton Club. Una versione che, sempre secondo l’avvocato Pellegrini, potrà essere confermata dalle registrazioni compiute quel giorno dalle telecamere interne al locale.













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