Testamento biologico, Pergine dice no

Bocciata la proposta di Savastano. Passa invece il regolamento per gli asili


Roberto Gerola


PERGINE. Con un risultato trasversale, la proposta di istituire anche a Pergine un registro per i "testamenti biologici" è stata respinta. La mozione era stata presentata da Matteo Savastano (Pd). È stato invece approvato il nuovo regolamento per la gestione dei servizi per prima infanzia.

In particolare le nuove norme di ammissione e di partecipazione alle strutture. Con l'assessore Tessadri a coinvolgere in via preventiva non solo la maggioranza, ma anche l'opposizione nelle proposte migliorative, accogliendo molti suggerimenti.  La mozione sul "testamento biologico" è stata votata dal Pd, dalla "Civica" e da Sergio Paoli (opposizione), da Giancarlo Conci (Patt) e da Giuseppe Facchini (Verdi). Un voto contrario (Nicola Degaudenza, Alternativa) e tutti gli altri astenuti con Upt, Udc, Patt e Socialisti della maggioranza, Lega Nord e Alternativa dell'opposizione.

Si è giunti a questo risultato (non scontato) dopo una lunga discussione. Da una parte Savastano a illustrare il contenuto, gli obiettivi, il metodo, i riscontri legali («più o meno legali», dirà a un certo punto), l'iter burocratico, l'opportunità offerta. Dall'altra, principalmente Nicola Degaudenz e Diego Pintarelli (Alternativa) che hanno ragionato con i sentimenti. Ha parlato anche Daniela Casagrande (Civica) ma solo per aderire (con poche parole) alla proposta. Molte le richieste di delucidazioni da parte di Donata Sopplesa (Lega Nord), poi astenuta come aveva annunciato la collega di partito Tiziana Frisanco.

Ma Degaudenz e Diego Pintarelli hanno appunto parlato della prospettiva puntanto sugli aspetti umani che hanno (è sembrato) causato dubbi sulla validità della proposta, in molti. Degaudenz ha sottolineato l'aspetto di tutelare la vita fino in fondo e comunque attendere la legge statale. «Atto dopo atto - ha detto - si sgretola la cultura a favore della vita», e poi «affidare la vita umana ai giudici è agghiacciante». Diego Pintarelli, medico, è andato più in là. Cedendo alla commozione, ha citato il caso di Primo Pintarelli (il consigliere comunale suo amico e collega colpito da infarto nell'aprile scorso). «Chi si assume la responsabilità di prendere una decisione, visto il suo stato di salute?». Contro anche le espressioni di Giorgio Dalmaso (Pd) che poi, tuttavia, «da amministratore» dava parere favorevole. A favore anche Conci (Patt) «per dare un'opportunità». In definitiva: 11 sì, 1 no e 17 astensioni.













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