Scienza, cultura e divertimento:  così è la luna 

L’evento. Tantissime le iniziative nel museo disegnato da Piano: dalle visite al planetario ai “selfie spaziali”, passando dai racconti del fisico Guido Toninelli. Chiusura con la musica dei Pink Floyd



Trento. È stata una giornata di festa quella di ieri al Muse, che ha celebrato il cinquantesimo anniversario di una data storica: lo sbarco sulla luna. Come da tradizione per le giornate di festa di “mezza estate” del museo disegnato da Renzo Piano, la scienza e la cultura, così come il divertimento, hanno saputo creare una perfetta amalgama in grado di conquistare tantissime persone. Ecco quindi che tanto il giardino quanto l'interno del museo si sono riempiti di attività e di possibilità per saperne di più sullo spazio, con un occhio di riguardo per i più piccoli, come sempre, e per le attività interattive.

Tante le possibilità per i visitatori della struttura, che per l'occasione ha aperto le sue porte gratuitamente: dalle battaglie a colpi di spade laser in giardino, organizzate da Saber Guild Trento, fino all'osservazione del sole tramite un telescopio dotato di filtri, ma anche i giochi da tavolo a tema spaziale offerti da Volkan- la Tana dei goblin di Trento oppure la selezione di cabinati arcade e vecchi videogiochi di Eugenio Dorigatti.

Non sono certamente mancate le attività dedicate ai bambini più piccoli, con l'area “Maxi Oooh!” (0-5 anni) che ha permesso ai partecipanti, grazie ad i-Theatre, di immaginare e disegnare un'avventura nello spazio per poi vederla proiettata. Tra “selfie spaziali”, visite al planetario e l'inaugurazione dell'attesa mostra Cosmo Cartoons, insomma, le possibilità erano davvero moltissime. D'altronde questo mix di successo tra scienza e cultura pop, ma anche gioco ed interattività, soprattutto per i più piccoli, è sempre stato uno dei punti di forza del Muse: «Il nostro museo è molto interessato al dialogo con il visitatore -commenta il direttore del Muse Michele Lanzinger- regalando un momento di “piacere di saperne qualcosa in più”, accrescendo la curiosità e stimolando la partecipazione».

Tutto questo, senza dimenticarsi di celebrare una tappa fondamentale per l'uomo: «È importante ricordare quella che è stata la sfida della conquista della luna, di fatto cogliendo l'importanza che hanno avuto ed hanno le esplorazioni spaziali -continua Lanzinger- parliamo di cinquant'anni fa e di luna, ma parliamo anche di una società che attraverso la scienza sta costruendo un futuro che speriamo possa essere sostenibile».

La serata è poi continuata con l'intervento del fisico Guido Toninelli, l'osservazione del cielo notturno con il telescopio ed il concerto della tribute band italiana dei Pink Floyd “Pink Sonic”, che grazie ai brani di “The dark side of the moon” (ovviamente) hanno centrato appieno il tema della giornata. L.D.D.

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