Romagnano, riaperto il sito archeologico con gli alunni di quinta 

Ora il percorso del Loc è visitabile dopo anni di abbandono Il progetto realizzato con il Fai e la Soprintendenza


di Gino Micheli


TRENTO. Mercoledì scorso, gli alunni della quinta classe della scuola primaria di Romagnano hanno inaugurato il sentiero didattico archeologico, vicino alla cascata a sud del sobborgo di Romagnano. Sentiero arricchito da pannelli creati da Vanda Brunelli e dal lavoro scaturito dalla classe (presentato a novembre, in teatro), all'interno del progetto ideato e proposto dal Fai: "Apprendisti ciceroni" che offre alle scuole la possibilità di avviare attività di ricerca-azione per studiare, far conoscere e valorizzare un luogo, un edificio, un bene, anche poco noto, del proprio territorio. Il sito che ora è possibile visitarlo per chi vorrà scoprirlo ed apprezzarlo.

Alessandro, Alessio, Asia, Caterina, Daniele, Dustin, Francesca, Ioana, Helen e Rossella sono gli scolari che con le loro insegnanti, Romina Versini, Lida Paparelli e Sara Postal, dopo una meticolosa osservazione del proprio ambiente, hanno scelto di porre la loro attenzione sull'ormai dimenticato Sito archeologico del Loc, collocato alla periferia del sobborgo di Romagnano. L'importanza dello scavo archeologico del Loc e della sua stratigrafia è poco conosciuta, nonostante la sua esistenza sia nota agli studiosi come riferimento per determinare la datazione di reperti e di altri siti archeologici del Mesolitico in Europa. Dalla consapevolezza di avere nella propria zona un luogo così storicamente significativo è nata la sfida dei giovanissimi studenti di quinta: studiare, valorizzare e rendere visitabile anche ad altri il sito, riconoscendolo come un bene da condividere.

«E la scommessa è stata vinta - riferisce l’insegnate Postal - grazie alla stretta collaborazione che si è creata tra Scuola, Fai, enti, associazioni ed aziende”. Col supporto costante e motivante della dirigente dell'Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello, Antonietta Decarli, coadiuvata dalla vicaria Daniela Buffoni, e dal prezioso coordinamento di Maria Luisa Brioli, componente del Fai Scuola per la delegazione di Trento, è stato possibile creare un team di lavoro efficace, composto oltre che dai docenti, dall'esperta di storia locale Vanda Brunelli e dai diversi attori del territorio, validi interlocutori e sostenitori dell'iniziativa, quali la presidente della Circoscrizione Ravina-Romagnano Mariacamilla Giuliani e la presidente della commissione cultura Renata Forti, che si sono attivate per coinvolgere il custode forestale Antonio Forti, il Servizio Bacini Montani e Gabriele Iori dell'associazione “Circolo Le Fontane”. Un ulteriore e significativo contributo lo ha assicurato Franco Nicolis, direttore dell'Ufficio beni archeologici della Soprintedenza per i beni culturali, che con la sua presenza, il suo parere e la partecipazione al sopralluogo, ha sostenuto l'intera iniziativa. La sinergia tra i molteplici attori coinvolti e la volontà di tutti nel rendere possibile l'apertura del percorso ha rappresentato quindi la condizione determinante per la fattiva attuazione dell'iniziativa, dando concretezza all'idea di comunità educante, finalità perseguita dal Progetto formativo dell'Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello, attraverso il dialogo tra Scuola e Territorio con lo scopo di formare futuri cittadini.

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