Il locale rilevato dalla stessa società proprietaria del Caffè Carducci riapre il 9 aprile. Top secret sul nome

Ristoranti: al nuovo «Chiesa» cucina casalinga

Guido Benucci annuncia prezzi abbordabili e apertura da mattina a sera



TRENTO. Riapre i battenti lo storico ristorante Chiesa, ma con un'altra gestione e un altro nome, ancora top secret. Dopo la storica gestione della famiglia Chiesa (lo aprì Sergio Chiesa nel 1974) affidata poi al giovane Alessandro, il ristorante è stato subaffittato alla società formata da Guido Benucci ed Elio Pisoni, proprietari del Caffè Carducci. Il locale riapre il 9 aprile e Guido Benucci promette «una cucina italiana tradizionale, casalinga e di qualità, ma con prezzi contenuti».
Esce di scena dunque la famiglia Chiesa, che 36 anni fa aveva aperto uno dei primi ristoranti con target alto della città, dopo aver ceduto lo storico Hotel San Marco, sulla via omonima. Sergio Chiesa, che continua a gestire l'Hotel Piccolo Mondo di Torbole, precisa: «La società di Benucci e Pisoni affitta l'azienda con opzione d'acquisto. Questo per chiarire che non abbiamo venduto l'immobile, nel quale siamo noi stessi in affitto. Se la nuova gestione, come mi auguro, andrà bene, c'è l'ipotesi di riscattare l'azienda avviata nel '74». La città torna a poter contare su un ristorante situato in uno dei suoi parchi più belli, spesso lasciato in stato di abbandono e che ora ci si augura acquisti più vivibilità. Queste le intenzioni di Guido Benucci, imprenditore di origini trentine, che è vissuto molti anni tra Milano e Parigi ed ora conta di far base fissa a Trento. «Il mio sogno - ammette - era realizzare una trattoria, ma visto che l'arredo del ristorante non cambia, e poco si adatta alla trattoria, punterò su una cucina tradizionale italiana, casalinga, col carrello dei bolliti e la pasta fatta in casa. La mia idea è far diventare il ristorante un punto d'incontro, aperto dalla mattina alla sera, con la possibilità di fare dalle colazioni alle cene, puntando molto sulla qualità. Visto che andiamo verso la bella stagione, conto anche di sfruttare il giardino esterno, con servizio di bar e gelateria. I prezzi saranno abbordabili, a meno di 30 euro a pasto».
Ai fornelli ci sarà un giovane cuoco siciliano, mentre nella società del nuovo ristorante entrano anche due dipendenti del Caffè Carducci, Ervis Heta e Renal Tengu. I due giovani baristi, molto apprezzati per la loro professionalità al Caffè Carducci, si alterneranno tra il ristorante e il bar perché, precisa Benucci «ho bisogno di poter partire puntando su persone fidate». Unica incognita, il nuovo nome. Benucci esclude che si chiamerà «Aquila Nera», forse potrebbe chiamarsi «Da Guido», ma il toto nome continua. (sa.m.)

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