Recupero sentieri, ci pensano i disoccupati
Trento. Al ripristino dei sentieri danneggiati dalla tempesta Vaia ci penseranno disoccupati e persone in difficoltà economica e in cerca di un impiego, in deroga anche al criterio anagrafico...
Trento. Al ripristino dei sentieri danneggiati dalla tempesta Vaia ci penseranno disoccupati e persone in difficoltà economica e in cerca di un impiego, in deroga anche al criterio anagrafico previsto per il Progettone. La decisione è stata assunta dalla Giunta provinciale in considerazione della particolarità dei luoghi di lavoro e della tipologia degli interventi che i lavoratori andranno a svolgere. Il provvedimento, proposto dall’assessore Spinelli, prevede che le attività siano realizzate attraverso il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale, mediante affidamento a cooperative di produzione e lavoro e ai loro consorzi. Le domande dovranno essere presentate dagli interessati dal 13 maggio al 24 maggio 2019, al Centro per l’Impiego di riferimento. Al momento della domanda i lavoratori dovranno avere un’età superiore ai 18 anni. Dovranno inoltre essere in possesso di esperienze professionali in ambito agricolo, forestale o edile o avere un percorso di studi inerente all’ambito agricolo-forestale, dovranno essere in grado di raggiungere autonomamente il luogo di lavoro ed essere in possesso di patente B. I lavoratori saranno coordinati da un capo squadra qualificato e formato. Gli interventi di ripristino dei sentieri saranno successivi ai lavori di esbosco operati da ditte specializzate.
Verrà formato un elenco di lavoratori, diviso per sei ambiti territoriali. Le opportunità di lavoro saranno offerte ai residenti nei diversi ambiti territoriali: i lavoratori dovranno infatti essere residenti e domiciliati in provincia di Trento da almeno 5 anni continuativi al momento della domanda, oppure da 10 anni nel corso della vita, purché residenti e domiciliati da almeno un anno in provincia di Trento al momento della domanda.
Si prevedono interventi per 3.000.000 di euro; sull’esercizio finanziario 2019, per realizzarne la prima “tranche”, sono stati messi a disposizione 1.500.000 euro. Si stima che in Trentino i sentieri interrotti, parzialmente o totalmente, siano oltre 400 per un totale di oltre 2.000 chilometri.