IL COMMENTO

Quei nostri eroicosì coraggiosi


Alberto Faustini


Li ha chiamati la montagna. Quella montagna che per loro è stata la vita, il lavoro, la passione, il gioco, lo scrigno dei sogni, ieri è diventata buia all’improvviso. L’immacolata coperta di neve dei pensieri felici s’è trasformata nel velo nero del lutto. Sono morti per tentare vanamente di salvare due vite. Un tributo altissimo. Un sacrificio assoluto. Che solo la gente di montagna può capire nella sua profondità, nel suo mistero, nella sua inaccettabile violenza.
 Quando muoiono dei giovani forti e coraggiosi, le parole si svuotano. Solo il silenzio, che per questi ragazzi straordinari è stato spesso un incantevole compagno di viaggio, sa contenere il grido di dolore insieme disperato e composto di quattro famiglie, di una comunità, di una valle, di un intero territorio.
 Il Pordoi ieri sera s’è preso quattro dei nostri figli: Diego, Erwin, Alex e Luca sono - e resteranno - la faccia pulita e bella di un Trentino solidale e impegnato, sempre pronto a dare una mano per aiutare, per sorreggere. La neve ha travolto i loro progetti, il loro futuro. Ha reso infinita e lancinante l’attesa dei loro figli, delle loro mogli, dei loro cari. Ma la dignità e la forza del loro sacrificio resteranno. Per sempre.













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