Per soffitte e parcheggi serve la variante al Prg

Il consiglio comunale se ne occuperà nella riunione della prossima settimana L’argomento comporterà una grande attenzione per eventuali “incompatibilità”


di Roberto Gerola


PERGINE. Non solo modifiche alla normativa del Prg vigente, ma una variante al Prg a tutti gli effetti quella che sarà in esame la prossima settimana in sede consiliare. Variante quindi che comprende la parte normativa ma anche cartografica e rappresenta la prima (delle 3 possibili) nel biennio 2014-2015.

Con ogni probabilità, scatta quindi l’aspetto compatibilità. In sostanza, non potrà partecipare al voto, chi in qualche modo è coinvolti nel provvedimento perché proprietari (o parenti) di aree interessate.

La variante ha come punti fondamentali, le norme relative a “soffitte fantasma”, a “parcheggi privati” in caso di lavori all’edificio, la regolamentazione più puntuale della dotazione di spazi gioco per i bambini. Infine, le norme di attuazione, per il loro aggiornamento, ma anche a alla correzione di errori materiali, nonché all’adeguamento delle previsioni del Prg relative a opere pubbliche.

L’interesse maggiore è rivolto naturalmente ai sottotetti. Se ne è parlato molte volte. Viene ora adottata una modifica per sistemare il comparto. Nella proposta di delibera si legge: «L’applicazione a tutti gli edifici, esistenti alla data di adozione della variante stessa, della deroga che consente interventi di recupero dei sottotetti a fini abitativi, anche mediante modesti ampliamenti volumetrici, ovvero per l’utilizzo, sempre a fini abitativi, di verande, logge e porticati aperti. Vengono inseriti parametri più favorevoli rispetto a quelli applicabili con la normativa in vigore (consentendo ad esempio un’altezza in banchina pari a 2,20 metri rispetto agli attuali 1,50 metri) ma vincolando la sopraelevazione al rispetto di criteri progettuali che assicurino l’inserimento corretto, anche visivo, rispetto all’intorno, attraverso il mantenimento delle caratteristiche esistenti, in particolare per quanto riguarda l'articolazione complessiva del tetto ed il numero e la pendenza delle falde, escludendo abbaini, vasche o strutture similari esistenti che devono essere eliminati. Non si tratta di una nuova norma, ma dell'estensione di una norma esistente, la cui attuazione non ha sino ad ora determinato criticità evidenti, ma ha dato risposta a molteplici esigenze socio-economiche, come permettere nuove unità abitative come residenza per il figlio, sia come aumento delle superfici utili delle unità abitative esistenti per corrisponde a mutate esigenze familiari».

L’illustrazione, in sede consiliare, mirerà a chiarire i numeri e quindi la portata del provvedimento.













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