«Per le comunali nessuno spazio al trasformismo»

Trento. Mentre impazza il dibattito su possibili schieramenti alle prossime elezioni comunali, prende posizione anche Michele Condini, segretario degli Autonomisti popolari di Walter Kaswalder...



Trento. Mentre impazza il dibattito su possibili schieramenti alle prossime elezioni comunali, prende posizione anche Michele Condini, segretario degli Autonomisti popolari di Walter Kaswalder riguardo a un possibile «terzo polo» capeggiato da Silvano Grisenti.

«A sette mesi di distanza dal trionfo elettorale, frutto anche di questa chiarezza e di questa proposta di valore molto esplicita e delineata quale era la coalizione creatasi per le provinciali, ci sembrano del tutto fuori luogo le posizioni di chi ambisce a ricreare non meglio identificati poli di centro che sono ormai sconfitti nei fatti e superati nelle intenzioni degli elettori. Ognuno è libero di fare ciò che ritiene più opportuno. Noi - aggiunge Condini - abbiamo chiaro il percorso che ci ha portati al governo della Provincia di Trento e crediamo che la stessa filosofia e lo stesso metodo vadano adottati per le comunali del prossimo 2020: una azione collettiva di condivisione delle linee programmatiche che sono alla base della coalizione che guida la Provincia di Trento, un confronto virtuoso con le cittadinanze dei vari Comuni più importanti, nei quali si vuole confermare questa coalizione, e successivamente, l’indicazione dei candidati destinati a guidare questi necessari e, in alcuni casi (come ad esempio Trento) indifferibili processi di cambiamento. In questo processo che durerà verosimilmente fino alla fine dell’estate le liste Civiche, popolari e Autonomiste che affiancano la Lega e i partiti del centrodestra sono certe che nessuno spazio ci sia per l’ambiguità e per il trasformismo. Quanto alle risibili intenzioni aggregatrici del Patt del capoluogo - chiosa il segretario degli autonomisti popolari - di guidare una coalizione capace di mettere al centro la questione sicurezza, ci viene da sorridere e da ricordare che al governo della città di Trento ci sono ben due assessori del Patt medesimo».













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