Pellegrini: «Candidarmi? Potrei ripensarci»
Il sindaco di Lavis non esclude un terzo mandato, dopo il primo rifiuto Ma non avrebbe la stessa maggioranza, perché i vertici guardano al Pd e Upt
LAVIS. Qual è la situazione a Lavis, in vista delle elezioni comunali del prossimo maggio? Cosa sta cambiando, dopo dieci anni di governo della coalizione che ha unito Patt e centrodestra?
Le pedine si stanno muovendo, questo è chiaro. Per ora sui vari colloqui c’è però stretto riserbo. Nelle dichiarazioni ufficiali regna il silenzio. O almeno una certa cautela. Sinora sembrava che l’unico dato certo fosse la non ricandidatura – dopo dieci anni da sindaco – di Graziano Pellegrini. Lo aveva dichiarato al Trentino, in un’intervista pubblicata il 29 giugno. A distanza di qualche mese, anche su questo punto la posizione è meno netta.
«Potrebbe esserci anche un ritorno di fiamma», si lascia sfuggire il sindaco. «Ma con la maggioranza non abbiamo ancora parlato, quindi vedremo». «A dire il vero – continua Pellegrini – non ho avuto ancora il tempo per pensarci». Eppure, osserviamo, non sembra più escludere la ricandidatura, come aveva fatto invece qualche mese fa. «No – risponde Pellegrini – però l’impegno che avevo assunto con la mia coalizione era di fare il sindaco per una volta. Poi mi chiesero di ricandidare per una seconda legislatura, ed accettai: il mio compito però doveva concludersi così. Per il futuro, comunque, ne dobbiamo ancora parlare». La verità malcelata è che invece il suo partito, il Patt, con il presidente locale Vittorio Carlini ed il coordinatore della Rotaliana Alberto Giovannini, il dialogo lo ha già avviato, ancora dall’estate.
Ma in direzione diversa. Quella per cui spingono anche gli organi provinciali. Ovvero, un ritorno anche a Lavis dell’alleanza con Pd ed Upt. Indiscrezioni lo danno come una cosa praticamente fatta, o almeno come un argomento all’ordine del giorno. Anche nelle discussioni del direttivo del Patt locale. Per il momento, comunque, mancherebbe ancora la certezza formale dell’accordo, e, oltre al programma, anche un candidato sindaco. Che, come è ovvio, non potrebbe essere Pellegrini. Se davvero la coalizione di centrosinistra autonomista tornasse realtà, alle urne si troverebbe, con tutta probabilità, a scontrarsi contro un’unione di liste civiche di centrodestra. Formata da Cdp, dagli ex-Pdl (oggi nella civica “Moderati liberi”), e forse pure da qualche autonomista deluso. Oltre a tutto questo, potrebbe esserci poi spazio anche per altre realtà. Forza Italia, che con il capogruppo Alessandro Errigo aveva aperto al Pd, ma senza ottenere in realtà molta considerazione. E la Lega Nord, che se anche a Lavis pareva scomparsa, sta tentando ora, a sorpresa, un’operazione di rilancio. Lo fa partendo dai giovani, e da un nuovo responsabile locale, nominato la scorsa settimana. È Devid Moranduzzo, già consigliere di circoscrizione a Gardolo, che ha inaugurato una nuova pagina della “Lega Nord Lavis” su facebook. «Nessuna forza politica oggi in Consiglio – ha scritto – considera il problema della sicurezza. Noi della Lega Nord siamo pronti ad affrontarlo».