«Niente doccia per evitare d’allagare due appartamenti»
Problemi ai tubi dell’acqua in una casa Itea di via Spolverine Due famiglie protestano: «Ma il call center rimane muto»
PERGINE. Da oltre due settimane, una famiglia di cinque persone (padre, madre e tre figli) è costretta a limitare le docce per evitare che gli inquilini del piano di sotto, facciano pure loro la doccia in contemporanea. Succede in una casa Itea di via Spolerine.
Il fatto è che, nell’abitazione di Vito Disabato appunto sposato e con tre figli, ci sia una rottura nell’impianto dell’acqua, probabilmente in bagno, vista la situazione. Ogni volta che uno della famiglia va in doccia e apre il rubinetto, ai due inquilini del piano di sotto, piove in casa. Sono Giuseppina Balzano e Gioele Pegoiani. Ci hanno mostrato la situazione. Per loro due, il soffitto del bagno è gonfio d’acqua, e i rivoli escono anche dal foro dello sfiato; in camera da letto, hanno steso un telo di nailon per evitare che l’acqua bagnasse loro il letto. Letto che spostano di sera per poterci dormire. Naturalmente larghe ed eloquenti macchie di umidità (e di acqua, quando al piano di sopra ci si fa la doccia) abbelliscono soffitto e pareti. Di sopra, invece, l’umidità sta seriamente danneggiando parete e pavimento del locale accanto al bagno sul lato della doccia. Una situazione insostenibile che appunto va avanti ormai da settimane, nonostante sia stato avvertito l’Itea.
«Abbiamo subito telefonato a chi di dovere - ci hanno detto ieri i due uomini di casa - è venuto per la verità, un idraulico di Pergine, convenzionato con l’Itea; ha guardato, ha preso nota, e poi non si è visto più nessuno. E sono trascorsi molti giorni». Ci sono state altre telefonate al “call center” di Itea, «ma, aggiungono, sono spesso a vuoto e non risponde nessuno. Intanto noi siamo qui con l’acqua dappertutto con le pareti che si rovinano e così pure i pavimenti il soffitto. E nessuno si fa vedere». Ma a quanto pare, se questo è un problema che riguarda due alloggi ed è comunque grave, ci hanno parlato di altre situazioni, pure gravi e generalizzate. Si tratta degli infissi. Le case Itea di via Spolverine hanno ormai decenni di vita e gli infissi sono da sostituire. «Lo hanno detto anche i tecnici dell’Itea, ci dicono gli interessati, e ci hanno anche promesso che si interverrà in proposito. Questo già l’anno scorso. Poi ci hanno detto che mancavano soldi e che si sarebbe intervenuto nel 2014. Intanto, le spese di riscaldamento aumentano e gli sprechi pure, visto che il caldo se ne va dalle finestre. Però a noi si chiedono i soldi del riscaldamento». Ma c’è dell’altro, in qualche caso, “i termosifoni cadono dal muro - ci dicono - e succede che dobbiamo intervenire noi”. E allora, la protesta ci sta tutta: impianto idraulico da sistemare quanto prima, intervenire in fretta a sostituire gli infissi per evitare gli sprechi.