Mercatino-mania La prima domenica da tutto esaurito
Treno speciale con 550 passeggeri accolti dalle majorettes Il “termometro” del brulè: va meglio dell’anno scorso
TRENTO. Il mattino non prometteva nulla di buono, con temperatura incollata agli 0°, un cielo plumbeo e poca aria di festa. Ma così non era, con un’animazione che si è fatta via via più fervida ancora prima che aprissero i mercatini. Verso mezzogiorno, il sole per un’oretta ha fatto capolino, illuminando strade e piazze del centro, già intasate di gente.
Per i Mercatini di Natale, ieri è arrivato da Milano, atteso dalla direttrice Apt Elda Verones, il secondo treno storico speciale, sold out da un mese, con 550 passeggeri. “Capogita” Silvio Cinquini, presidente dell’Associazione Ferrovie Turistiche Italiane, che effettueranno l’ultimo viaggio sabato. I passeggeri, si sono poi diretti verso piazza Battisti, dove ad attenderli hanno trovato il Corpo Bandistico di Lizzana con le Majorettes che si è esibito in un applaudito concerto. Quindi hanno proseguito per piazza Fiera, gremita in quasi tutti gli ordini di posto sin dall’apertura. Un gruppo di milanesi, in città da sabato, dopo aver compiuto il tour dei mercatini in regione, ha stilato una personale classifica che vede Bressanone al posto del più bello, quello di Bolzano del più ricco mentre il giudizio su Trento è stato “troppe casette con bevande e gastronomia”. Difficile contestare: già alle 10 la gente faceva la fila per accaparrarsi un brulé o tuffarsi in un piatto fumante.
Dario Simonazzi, da Carbonare di Capriana, nella “Val dele Ciasche “dove proprio non c’è nulla!” è in piazza Fiera con le sue casette dei “Frati embriaghi” - fette di pane abbrustolito nel burro ed intinto nel vino – sin dalla seconda edizione del mercatino, quindi ha il polso della situazione. “Siamo in linea con l’anno scorso – dice mentre si dà da fare dietro il banco assieme alla figlia Stefania ed allo stuolo di aiutanti – anzi, siamo pure sopra, visto che il mercatino dal giovedì ha una mezz’ora in più di apertura. Una curiosità? Sabato sera c’era qui un gruppo di padovani venuti apposta per la polenta e cervo che hanno prenotato anche per stamattina (ieri per chi legge, ndr) alle 10.30. E così è stato”.
Punto strategico di osservazione del “polso” della città è quello della profumeria naturale Soleo, nella stretta di San Vigilio, di Sonia Leonardi: “Rispetto agli anni passati, si nota forse un lieve calo nel passaggio”. Ed a smentirla arriva “un’orda” di turisti che si fermano prima di giungere in piazza Fiera. Così Sonia Leonardi aggiunge un particolare interessante: “Quello che non riesco a trovare è una commessa, full time, per il mese di dicembre. Ho messo annunci ovunque ma le esperte sono già sistemate mentre le più giovani paiono spaventarsi a contatto con la realtà del lavoro. Una situazione anomala e per certi versi preoccupante”. Passato il mezzogiorno, il sole scompare di nuovo e la temperatura si attesta di qualche grado sopra lo zero. Piazza Santa Maria Maggiore è piena di bambini, nelle casette coi laboratori loro riservati, tutti gratuiti per scelta dell’amministrazione comunale. Quindi un’ultima occhiata ai pullman ed ai parcheggi: 21 sono in via Sanseverino, altrettanti alla Motorizzazione, 15 in via Jedin, una decina a rotazione tra via Torre Vanga e via Vannetti, 7 alla funivia di Sardagna, alcuni in corso Alpini. Un numero superiore a quello della domenica scorsa. Attendendo la “pazza folla” e lo strapieno del prossimo week end: sabato e domenica, infatti, si svolgerà la fiera di Santa Lucia, arrivano le giostre ed oggi si spera che la ruota in piazza Dante possa finalmente dar segni di vita.