«Lancio» di siringhe usate in via Lavisotto
Auto in corsa le getta dal finestrino: sfiorata una donna che camminava lungo la via
TRENTO. Il finestrino si abbassa e dalla macchina una mano getta fuori qualcosa. Sono tre siringhe sporche, che cadono ad un metro di distanza da una mamma che in quel momento sta camminando sul marciapiede diretta verso il vicino campo da calcio di Cristo Re per ritirare il figlio di sei anni che ha appena finito l'allenamento del lunedì. Pochi istanti per capire quello che sta succedendo in maniera molto rapida e, soprattutto, del tutto inaspettata. Ma lo shock subito dalla madre è di quelli che ti restano dentro per tutto il giorno e forse anche oltre. Il fatto non accade nella periferia dispersa di una grande metropoli, ma in via Lavisotto nel quartiere di Cristo Re.
Il presidente della circoscrizione centro storico-Piedicastello Melchiore Redolfi, nell'apprendere la notizia, commenta dispiaciuto: "Non ero a conoscenza di questo fatto ma provvederò ad attivarmi fin da subito per evitare che questo tipo di situazioni, già accaduti anni fa e poi debellati, non tornino a ripetersi".
Il problema della lunga via che corre parallela a via Brennero non è solo questo. In molti, infatti, la utilizzano per portare a passeggio il cane senza avere la premura di usare i sacchetti per non lasciare sul marciapiede gli escrementi dei loro animali. Risultato: percorrere la via significa intraprendere un percorso a slalom per evitare di imbrattarsi le scarpe. "Stiamo cercando di sensibilizzare le persone affinchè le cose possano migliorare ma non è così semplice" afferma Redolfi, a cui le cattive abitudini degli abitanti della zona non sono per nulla nuove. Il problema persiste, nonostante gli sforzi fatti del Comune di Trento per favorire il compito, ingrato ma necessario, dei padroni dei cani di eliminare le loro deiezioni da terra.
Sono 500 mila i kit sacchetto e paletta distribuiti ogni anno su tutto il territorio per invitare a questa buona pratica di senso civico. Nel 2011, palazzo Thun ha investito quasi 30 mila euro per proseguire con il servizio gratuito di distribuzione del materiale per pulire. L'iniziativa, partita nel 1992, ha rapidamente preso piede e l'utilizzo di sacchetto e paletta è andato incrementando nel corso degli anni. Merito anche delle campagne pubblicitarie di sensibilizzazione, dell'obbligo di girare muniti del materiale necessario per pulire e del fioccare di qualche multa per i padroni più indisciplinati. Peccato che via Lavisotto non faccia testo.