La forestale slovena: orso Dino abbattuto per colpa del collare, "credevamo avesse la rabbia"
L'orso "bellunese" non è stato ucciso da un cacciatore ma abbattuto volontariamente perché dava segni di irrequietezza che facevano pensare alla rabbia, mentre la colpa era del collare troppo stretto messogli in Trentino
BELLUNO. L'orso Dino, ucciso qualche giorno fa in Slovenia, è stato abbattuto per precisa scelta del locale servizio forestale perché si temeva avesse la rabbia a causa di atteggiamenti insoliti che, invece, probabilmente erano dettati dal fastidio dovuto al collare Gsm/Gps.
In una lunga nota, il servizio forestale sloveno rileva come Dino, tecnicamente l'orso M5, fosse stato notato mentre sbatteva insistentemente la testa contro rocce e alberi mostrando problemi respiratori.
Sospettando un caso di rabbia ne è stato deciso l'abbattimento da parte di una guardia forestale.
Per i forestali sloveni Dino soffriva, perché il collare, applicatogli tempo fa per monitorarne i movimenti, con la crescita gli era diventato stretto portandolo a ferirsi, sbattendo su rocce ed alberi e respirando male, nel tentativo di liberarsene.
Per i forestali sloveni, all'origine delle sofferenze dell'orso ci sarebbe il fatto che il collare non era un ''drop-off'', ovvero un modello che, sotto la spinta della crescita di un animale, si stacca automaticamente per non danneggiare l'esemplare.
La forestale slovena, inoltre, ricorda che l'uccisione degli orsi sul suo territorio è consentita sia dalla legislazione locale che da quella europea e che Dino potrebbe comunque rientrare tra i 70 orsi di cui è previsto l'abbattimento stagionale.
Nessun caso, comunque, di abbattimento arbitrario di un orso con collare da parte di un cacciatore - avverte la forestale sul caso di Dino - ma solo un azione dettata dal comportamento anomalo dell'animale, dettato dal collare, la cui inadeguatezza è stata scoperta solo ad abbattimento avvenuto.