La delusione di Malfer e la sua promessa: «Il 27% lo usiamo per il bene della città»

Riva. Risponde al telefono al quarto squillo, ma la sua voce è quasi un sussurro. «Sono molto deluso», ammette il candidato sindaco centrista, Mauro Malfer. Il suo 27% è pesante, è una carta vincente...



Riva. Risponde al telefono al quarto squillo, ma la sua voce è quasi un sussurro. «Sono molto deluso», ammette il candidato sindaco centrista, Mauro Malfer. Il suo 27% è pesante, è una carta vincente sul tavolo da poker del prossimo ballottaggio. Ma adesso, la delusione è ancora troppa e non ha voglia di fare ragionamenti analitici sul mancato risultato. Eh sì, lo ammette Malfer, «io puntavo ad andare al ballottaggio, mi ero preparato mentalmente all’impegno, non mi interessava se c’era Mosaner o la Santi, ma la sensazione della nostra coalizione era questa. Ballottaggio». Invece... «Quando hanno cominciato lo spoglio e arrivavano i risultati dei seggi abbiamo capito che qualcosa non è andato per il verso giusto - spiega ancora il presidente della Comunità di valle - ma ora non voglio fare alcun ragionamento, perché non ho ancora il quadro della situazione ben delineato. Domani (oggi, ndr) mi riunisco con tutta la coalizione e cerchiamo di fare una riflessione e capire cosa ci è mancato a livello di liste».

«Mi sembrava nell’ultima settimana che al confronto con le persone le nostre proposte, il nostro programma riscuotesse una risposta positiva, anche negli incontri con le categorie - spiega ancora Malfer - evidentemente ci siamo sbagliati».

Malfer però farà pesare il suo 27%: «Cerchiamo di usarlo bene, per il bene della città. Io metto al centro Riva, anzi, io sono abituato a parlare di territorio, ormai non sono più abituato a parlare di città. Dobbiamo abituarci a parlare di sistema, di territorio. Altrimenti rischiamo di fare solo disastri. Di questi tempi non è possibile non guardare al sistema, questo territorio merita. E la mia squadra c’è». N.F.













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