Gli studenti-Archimede vanno in viaggio premio
I ragazzi dell’Istituto tecnico Pilati di Cles scoprono uno sciame di meteore Riconoscimento anche per la «app» sui percorsi ecologici dello Scientifico Galilei
TRENTO. Giovani seguaci di Archimede. Lo sono i team di tre scuole del Trentino, che hanno superato le selezioni del concorso europeo: “I Giovani e le scienze 2014”. Due le squadre premiate con viaggi a tema. Partiamo dall'Istituto tecnico Pilati di Cles, che per la seconda volta in tre anni, ha vinto la sezione astronomica. Marco Anselmi (classe 1994), Manuel Calliari (1995) e Daniele Franch (1995) hanno presentato uno studio sulle Geminidi, meteore natalizie, arrivando alla scoperta di un terzo sciame che va ad aggiungersi ai due conosciuti: «Abbiamo studiato un fenomeno – ci dice Marco Anselmi – che ha origini da un asteroide e non, come più comunemente succede, da una cometa. Abbiamo collaborato col gruppo “Astrofili Bolognesi” che hanno messo a punto un radio registratore delle onde che arrivano da un radar militare francese. Abbiamo pulito i dati, comparando i nostri con quelli dell'Imo, trovando una corrispondenza». Il merito - continua Marco - è di Mario Sandri, vicepreside ed insegnante di matematica, che ha la passione dell'astronomia: «Ha organizzato un corso facoltativo al quale ci siamo iscritti, decidendo di elaborare questa tesi che ci ha fatto vincere una settimana all'osservatorio astronomico di Asiago».
All'Expo olandese andrà invece il team del Liceo scientifico Galilei, premiato per l'applicazione Android “APPiedi per Trento”, composto da Daniele Gadler (1995), Andrea Pedot (1997) e Pietro Rosatti (1995). L'idea è quella di individuare il percorso cittadino meno inquinato. Sono stati posizionati dei sensori che inviano dati che aggiornano di continuo il percorso migliore. «L'idea ci è venuta considerando quello dell'inquinamento come uno dei problemi più importanti per una città turistica come Trento», spiega Gadler. «L'aggiornamento utilizza la rete Telecom e copre l'intero territorio».
Nessun riconoscimento, ma tantissima soddisfazione per la seconda squadra del Liceo scientifico Galilei, composta da Marco Merlo (1996) e Stefano Valentini (1996), che hanno presentato una relazione comparata ed in gran parte inedita: «Volevamo approfondire un tema che potesse coinvolgere anche il Muse ed abbiamo scelto il “calcolo della variazione di quota di un fronte glaciale”. Ci serviva però qualcosa di poco conosciuto come lo è il Passo di Monte Fumo sull'Adamello. Comparando foto di epoche diverse, i pochi dati statistici a disposizione ed utilizzando alcune riprese satellitari della Nasa, siamo arrivati a dei dati molto interessanti: dal 1980 al 2006 è stato il periodo del ritiro più veloce del ghiacciaio; mentre dal 2006 al 2013 si è avuto un recupero del volume. Recupero probabilmente dovuto oltre che ai maggiori eventi nevosi, anche alla particolare morfologia del ghiacciaio, scoperto alla base, me in ombra nella parte alta. E quest'estate andremo a conoscere di persona il nostro ghiacciaio».