Con le 2 mila vignette Maurizio Menestrina vuole il Guinness 

Il progetto fa parte della sua campagna contro il fumo e trae origine dal recupero dei pacchetti di cicche usati



TRENTO. È l’uomo dei record o, meglio, nel Guinness dei primati ci vorrebbe entrare davvero. Maurizio Menestrina è l’operatore dell’Anffas, per anni attivo al centro di via Gramsci ed ora in Corso Buonarroti, autore dei pesciolini gialli col cuore rosso disegnato su una sagoma di compensato realizzata dagli utenti disabili. Il pesciolino “grazie di (cuore)” è stato regalato a migliaia di personaggi pubblici e non, ed ora Menestrina ci riprova con le vignette che lui realizza da 15 anni a questa parte. Menestrina, quando si pone un obiettivo, procede a testa bassa e non demorde. L’aveva fatto anche con i “water artistici”. Sì, proprio i cessi che Menestrina aveva riciclato, sempre nell’ottica di recuperare quanto si butta e non serve più e di promuovere comportamenti corretti, per una sana alimentazione. Per i water artistici, era il 2010, era riuscito a coinvolgere una sessantina di artisti, ricevendo il patrocinio della Lega per la lotta contro i tumori. Il messaggio era esplicito: con un’alimentazione sana si prevengono i tumori ed in particolare quelli dell’apparato dirigente, che sono tra i più diffusi.

Ora, con un altro progetto partito da lontano, Menestrina è deciso ad entrare nel Guinness: le vignette che lui disegna per una personale campagna contro il fumo, utilizzando anche in questo caso rifiuti, nella fattispecie i pacchetti di sigarette abbandonati, sono diventate ben 2.000. Così, non solo comunica attraverso le pubblicità che campeggiano sui pacchetti per far capire che il fumo fa male, ma raccoglie i rifiuti che deturpano le città.

Menestrina spiega che l’impegno contro il vizio del fumo è nato per motivi familiari. «Sono figlio di un accanito fumatore - racconta - che è morto di tumore ai polmoni. Anche mia moglie fumava molto, ma ora ha smesso. Anzi, è riuscita a compiere l’impresa di partecipare alla Maratona di Seul, coinvolgendo altri figli adottivi come lei, per un obiettivo solidale: quello di aiutare un’associazione che ospita ragazze madri». Tornando alla campagna antifumo, è dal 2003 che Menestrina fa rivivere il pacchetto di sigarette usato e gettato via in modo scorretto, elaborando slogan che si rifanno ai messaggi stampati sui pacchetti. Qualche anno fa è stato l'artefice della mostra «Solo fumo», vignette per dimostrare l'assurdità di uno Stato che stampa sui pacchetti «Il fumo uccide» e ne è nello stesso tempo il proprietario. Anche allora la campagna venne realizzata con il sostegno della Lega per la lotta contro i tumori (Lilt). Dalle 120 vignette della mostra, ora sono diventate venti volte tante, raccolte in 17 volumi. (sa.m.)













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