Col parapendio sulla linea elettrica: provoca il black out
TRENTO. Lui non si era fatto nulla, tanto che, dopo la caduta, si era allontanato. Ma il problema che aveva creato non era di poco conto. Aveva infatti provocato un black out di oltre trenta minuti...
TRENTO. Lui non si era fatto nulla, tanto che, dopo la caduta, si era allontanato. Ma il problema che aveva creato non era di poco conto. Aveva infatti provocato un black out di oltre trenta minuti nella zona di Cavalese. E ora che è stato individuato dai carabinieri e si è detto disponibile a risarcire i danni creati. Danni provocati dalla sua caduta - con il parapendio - sui fili dell’alta tensione. Un incidente quindi molto particolare con conseguenze altrettanto «strane».
I fatti risalgono al 16 ottobre scorso quando l’uomo si era lanciato con il parapendio dalla zona del Cermis. Un volo sopra una zona fantastica da ammirare per una volta dall’alto. Un volo che aveva avuto problemi in fase di atterraggio. Il parapendio, infatti, era andato a sbattere su una linea da 20 mila volt a Masi di Cavalese. Come detto per l’uomo l’incidente non aveva avuto conseguenze fisiche. Tanto che era riuscito a rimettersi in piedi e fare ritorno a casa. Tanta fortuna per l’uomo visto che l’impatto della vela sui fili aveva provocato una fiammata che era stata notata da moltissime persone, anche a centinaia di metri di distanza. In tanti quindi avevano dato l’allarme. E non solo per la fiammata ma anche perché quello che era successo aveva provocato un black out nella zona circostante. Black out che era durato per oltre mezz’ora. Quando i carabinieri erano arrivati sul luogo dell’incidente, però, non avevano trovato nessuno. Ma non si sono persi d’animo e i militari hanno iniziato a fare una serie di accertamenti che hanno visto la fattiva collaborazione anche da parte dei residenti di Cavalese e del personale dell’amministrazione comunale. Accertamenti che hanno portato all’individuazione dell’uomo che era alla guida del parapendio. Che quando è stato messo davanti a quello che era successo si è detto disponibile a risarcire i danni che aveva provocato con il suo rovinoso atterraggio sui fili dell’energia elettrica da 20 mila volt.