Alpinismo: Messner celebra Paul Preuss e i 100 anni dell'arrampicata libera FOTO

Al Museo della Montagna gestito dallo scalatore altoatesino in mostra dipinti, filmati e documenti vari dedicati al suo collega che un secolo fa inventò l'arrampicata libera


Riccardo Valletti


BOLZANO. Un secolo esatto fa, nel 1911, lo scalatore austriaco Paul Preuss dava vita sulle Dolomiti all'arrampicata libera, il free-solo, senza artifici né protezioni, ma solo con la forza, di braccia e gambe, della sua determinazione.

Reinhold Messner ha deciso di festeggiarne il centenario con "Free Solo 1911- 2011 Sulle montagne si trova la libertà", mettendo in mostra nel suo Museo della Montagna di Castel Firmiano le pitture di Franz Leander Neubauer, accompagnate da reperti di archeologia dell'arrampicata e una sala multimediale dove scorrono i filmati delle evoluzioni sulla parete rocciosa dell'alpinista Alexander Huber.

Lo stesso Preuss accompagnò le sue gesta con scritti che potremmo definire filosofici, nei quali spiega lo spirito con cui lo scalatore si deve avvicinare alla parete: sicurezza, rispetto e libertà.

Oggi Messner definisce Alexander Huber «il vero erede di Preuss, per averne abbracciato oltre alla tecnica e le innegabili capacità fisiche anche lo spirito di profondo rispetto per la montagna». Le opere di Neubauer riportano alla montagna come ultimo luogo selvaggio rimasto sulla terra, e criticano la progressiva mercificazione delle vette come strumento turistico.
L'artista pone l'accento sulla presenza di tracce ormai indelebili del passaggio dell'uomo sul paesaggio un tempo incontaminato, e denuncia la mancanza di rispetto per la natura che tuttora è presente nell'apparato commerciale e turistico che ruota intorno al turismo alpino. La mostra è già aperta al pubblico, e terminerà il 20 novembre.

«Per chi fosse interessato - spiega Messner - i dipinti potranno essere acquistati dopo la chiusura dell'esposizione». La mostra, spiega, «è fondata su tre pilastri inscindibili: l'arte, la filosofia e la storia. Solo attraverso questi tre canali lo spettatore può avere un'esperienza completa del racconto naturalistico. Tutto l'impianto museale è fondato su questa combinazione di esperienze, sarebbe stato bello poter far vivere ai visitatori anche i profumi». In questa occasione Messner presenterà anche il suo ultimo libro sulla vita e i principi fondamentali che hanno guidato Paul Preuss nella sua vita di scalatore a mani nude.

Per ripercorrere la storia e l'evoluzione dell'arrampicata, il museo espone anche reperti di abbigliamento dell'epoca e gli strumenti che venivano utilizzati, compreso il primo chiodo piantato sulle Dolomiti. «Devo proprio ringraziare i miei giovani alpinisti che hanno setacciato le pareti rocciose a caccia di questi reperti che oggi esponiamo».

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