Allarme valanghe, 15 evacuati
Il maltempo imperversa. Un metro e mezzo di neve al Tonale e oggi attese nuove precipitazioni. A Monclassico 15 sfollati sotto il Cimon Viabilità in tilt ieri mattina per un incidente sulla Valsugana. A Denno un altro veicolo tradito dal navigatore. Pericolo smottamenti in varie zone
Trento. Sarà un’altra giornata difficile per il maltempo in trentino. dopo la tregua di ieri, oggi è prevista una nuova perturbazione, a partire dai settori meridionali della provincia, dove localmente la pioggia sarà più intensa ed ha iniziato a scendere già ieri sera. pioverà comunque in tutto il trentino, tra i 20 e i 40 millimetri, fino a sera. la neve caduta domenica ha raggiunto il metro e mezzo al tonale e al grostè, 1.36 cm a passo rolle, più di un metro a vason. oggi le nevicate sono previste inizialmente oltre i mille metri e dovrebbero salire ulteriormente durante la giornata. entro domani, la neve fresca potrebbe raggiungere i 20-40 centimetri oltre i 1.500 metri.
Più in generale, c’è il pericolo delle valanghe, molto forte sia nel settore occidentale sia orientale del trentino. il manto nevoso è instabile soprattutto alle quote medio-alte, con fenomeni di scivolamento di media estensione.
In realtà, ieri non sono stati segnalati grossi eventi di questo tipo. ma la situazione potrebbe peggiorare oggi. le nuove nevicate potrebbero causare scivolamenti superficiali e comunque l’accumulo di altra neve. se poi scendesse anche la pioggia - fatto in realtà improbabile, a quote elevate - allora ci potrebbero essere scivolamenti di grosse dimensioni. la situazione è costantemente monitorata dalla protezione civile, con il bollettino valanghe pubblicato da meteo trentino e aggiornato praticamente in tempo reale online. domani non sono previste ulteriori precipitazioni.
Evacuati a Dimaro
Proprio per il pericolo di valanghe, quindici persone sono state evacuate ieri a Monclassico e Presson, comune di Dimaro Folgarida. L’ordinanza del sindaco è valida al momento fino a giovedì. La zona è quella alle pendici del Cimon di Bolentina, già in passato interessata da valanghe. Le persone sono già state ospitate da amici e parenti o nelle strutture del Comune.
Più a monte, sopra Malé, lo stesso pericolo riguarda la strada che porta alla frazione di Montes. L’accesso al paese, dove vivono una ventina di persone, è possibile solo in poche fasce orarie, in presenza dei vigili del fuoco. È un problema che in realtà in queste zone si ripete quasi a ogni inverno. Capita che la neve riesca a filtrare tra le reti del paravalanghe, dalla cima del Piz di Montes.
Problemi di viabilità
La tregua di ieri ha comunque permesso nel frattempo di intervenire in diverse strade del Trentino, soprattutto con la pulizia per i diversi smottamenti e il taglio delle piante.
Ieri mattina è bastato però un tamponamento di cinque auto nella galleria di Martignano, in direzione Trento, per mandare il traffico in tilt sulla statale 47 della Valsugana. Anche perché, almeno fino a domani, proprio a causa del maltempo, è chiusa la bretella di svincolo di Trento Est-Ponte Alto. Il traffico è stato molto intenso per gran parte della mattinata.
Sul fronte della viabilità, da segnalare che sulla statale 350 di Folgaria e Val D’Astico, da Carbonare di Folgaria fino a Lastebasse, c’è ora il divieto di transito per autotreni e autoarticolati, con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate. I vigili del fuoco volontari di Denno sono dovuti intervenire per liberare un automezzo, tradito dal navigatore. È la seconda volta in pochi giorni: sabato era rimasto bloccato un mezzo pesante, sempre per lo stesso motivo.
Pericolo smottamenti
Domenica sono caduti in media dai 40 ai 70 millimetri di pioggia con valori attorno ai 100 millimetri in Primiero e un massimo di 142 millimetri a Passo Cereda. In questa situazione, il problema più diffuso è stato quello degli smottamenti. A Lavis, ad esempio, ci sono stati diversi interventi sulle colline. Al maso Groset è ceduto un tratto di muro di controriva. Con le nuove piogge, gli smottamenti potrebbero riguardare altre zone del Trentino. Ieri invece si è abbassato notevolmente il livello dei fiumi, ovunque al di sotto delle soglie di attenzione.