Agire: «Alloggi Itea troppi disservizi» L’istituto: non è vero

TRENTO. Alloggi Itea, troppi disservizi. Il movimento Agire per il Trentino ha illustrato la questione ieri a Trento, facendosi portavoce di numerose segnalazioni. Innanzitutto la manutenzione degli...



TRENTO. Alloggi Itea, troppi disservizi. Il movimento Agire per il Trentino ha illustrato la questione ieri a Trento, facendosi portavoce di numerose segnalazioni. Innanzitutto la manutenzione degli stabili, carente quando non del tutto assente.

In secondo luogo il canone mensile, che dovrebbe essere moderato ma che risulta spesso più alto del dovuto, nonostante le rette siano regolamentate dall'Icef, è stato detto. C'è poi la questione delle isole ecologiche dei condomini, in molti casi lasciate aperte a chiunque, col risultato di una cattiva suddivisione della spazzatura che grava poi sulla bolletta di ciascun inquilino in fase di conguaglio.

«Sono tanti- ha detto Gian Piero Robbi- gli inquilini che, appena saputo della conferenza stampa, mi hanno contattato raccontando vari problemi da sottoporre al Presidente Ghirardini. Le cosiddette isole ecologiche, se così si possono definire, vere discariche a cielo aperto dove chiunque può gettare spazzatura di ogni genere impunemente, “una grave situazione igenico-sanitaria nella quale versano gli spazi”, dice Itea che, aggiungo io, sono però alla mercé di tutti, quindi perché devono pagare gli inquilini che operano secondo i regolamenti? Per non parlare della questione disabilità, grande come questa città. disabili che, pagando di tasca loro, non possono effettuare migliorie per la loro condizione, o Disabili che, non potendolo fare, devono pagare di tasca propria. Tutto questo è assolutamente fuori da ogni logica di come dovrebbe essere una società che dovrebbe curare e accudire i cittadini più deboli». Anche per Sergio Manuel Binelli, coordinatore esecutivo di “Agire”, la tematica è importante. «Agire ha dimostrato da sempre di avere una grande anima sociale oltre che autonomista». Sandro Bordignon, coordinatore territoriale per la città di Trento di Agire, rincara: «Problemi di convivenza, come sono nati, come provare a risolverli; l'amianto, con presenza di bambini. Un progetto iniziato con le migliori intenzioni (asportazione) conclusi con un (quasi) nulla di fatto; serramenti obsoleti, citofoni non funzionanti, termosifoni rotti, presenza di muffa e per finire il Progetto Startus (riqualificazione rione Totti), costo previsto 8 milioni di euro». Pronta la replica dell’Itea: «Per gli sbarrieramenti abbiamo sempre risposto alle situazioni di emergenza».













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