Provincia

Stufe, nuovo bando: ecco i contributi per chi sostituisce i vecchi impianti a legna

Domande dal 4 febbraio al 31 ottobre: a disposizione 4,7 milioni di euro. Oltre 1000 le richieste arrivate con il primo bando



TRENTO. A partire dalle ore 10 di martedì 4 febbraio e fino al 31 ottobre 2025, grazie al cosiddetto “Bando stufe”, sarà possibile presentare la domanda di contributo per la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa come stufe, caminetti e caldaie a legna.

Possono fare richiesta le persone fisiche residenti in Trentino per l'abitazione in cui risiedono e per un unico intervento (già effettuato). Le domande vanno presentate esclusivamente online tramite il sito del Bim di residenza e sarà richiesta l’autenticazione tramite Spid o Cie.
"I numeri della prima edizione, con oltre mille domande arrivate, confermano che siamo sulla strada giusta. Siamo convinti che anche per il bando 2025 la risposta della comunità sarà positiva”, ha detto l’assessora provinciale all’ambiente Giulia Zanotelli.

Così come la prima edizione 2024, anche la seconda edizione 2025 del “Bando stufe”, finalizzato al miglioramento della qualità dell'aria del territorio provinciale, è promossa in attuazione dell'Accordo di programma tra la Provincia autonoma di Trento, i Consorzi BIM trentini, la Federazione Trentina della Cooperazione e l'Associazione Artigiani Trentino.

Il contributo massimo per la sostituzione di stufe e camini obsoleti è del 90% della spesa se si acquistano nuovi impianti alimentati a biomassa legnosa dotati di certificazione ambientale a 4 stelle e del 100% della spesa per nuovi impianti alimentati a biomassa legnosa dotati di certificazione ambientale a 5 stelle. Per questi casi il limite massimo del contributo è di 2mila euro. L’agevolazione sale invece fino a massimo 4mila euro, pari al 100% della spesa, per nuove caldaie alimentate a biomassa legnosa e/o pellet e per nuovi impianti a “emissioni zero”. Nel caso la sostituzione dell’impianto richieda interventi sulla canna fumaria, sarà riconosciuto un contributo aggiuntivo per un massimo di mille euro rispetto alla spesa sostenuta.

La prima edizione del bando, chiuso nel 2024, ha visto pervenire oltre mille domande, con un contributo medio pari a 2.600 euro a domanda, per un totale superiore a 2 milioni di euro di contributo e a 5 milioni di euro di indotto (ovvero la somma delle spese dichiarate dagli utenti).

I fondi a disposizione della Provincia per il nuovo bando, derivanti da un accordo di programma con il Ministero dell’ambiente, sono di 4,7 milioni di euro.













Scuola & Ricerca

In primo piano

La storia

Roberto De Laurentis, a 72 anni dall'informatica ai fertilizzanti biologici

L’ex presidente dell’Associazione artigiani di Trento e noto imprenditori cede la sua ditta e investe nella start-up che usa lana e piume: "Stiamo consumando il pianeta e mi piaceva l'idea di provare a fare qualcosa per le prossime generazioni anche al di là dello sport e riuscire a dare una seconda vita a dei prodotti di scarto"