Soccorsi notturni in zone di lupi e orsi, la Provincia: “Mai valutato di sospenderle”
La Provincia annuncia che “nuove procedure operative per soccorsi e ricerche di persone disperse in aree non urbane frequentate dai grandi carnivori sono in fase di messa a punto”. La decisione presa all'indomani della tragedia di Caldes
TRENTO. Non è mai stata valutata la sospensione delle attività dei soccorsi di notte. E’ questo quanto comunicato dalla Provincia autonoma di Trento che fa “dietrofront”, annunciando che “nuove procedure operative per soccorsi e ricerche di persone disperse in aree non urbane frequentate dai grandi carnivori sono in fase di messa a punto da parte del Gruppo tecnico della Consulta di Protezione civile del Trentino”. Una decisione presa all'indomani della tragedia di Caldes con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle diverse strutture operative.
A sollevare le polemiche dopo le dichiarazioni del dirigente generale Raffaele De Col, era stato il Coordinamento delle associazioni animaliste e ambientaliste trentine (Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Paneppaa, Wwf).
“La presenza di orsi e lupi rappresenta un fattore di rischio per le realtà attivamente impegnate nelle ricerche e richiede dunque un'adeguata pianificazione delle procedure da seguire e dei comportamenti da tenere” osserva il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ricorda come l'obiettivo sia di consentire la dotazione dello spray antiorso a Corpo forestale, custodi forestali e a tutti gli operatori della Protezione civile.
“Al termine dell'iter tecnico relativo alle procedure di ricerca, sarà avviato un percorso conoscitivo e valutativo nelle sedi istituzionali”, aggiunge Fugatti. “In accordo con il presidente della Provincia, nei prossimi giorni organizzeremo una riunione nella sede del Consorzio dei Comuni, alla quale saranno invitati a partecipare tutti i sindaci del Trentino che, come noto, hanno competenza in materia di pubblica sicurezza e di Protezione civile” spiega il presidente del Consiglio delle autonomie locali, Paride Gianmoena.
“In quella sede, saranno analizzate le proposte elaborato dal Gruppo tecnico della Consulta di Protezione civile, nella consapevolezza che il principio cui anche i sindaci guardano è sempre quello di garantire la sicurezza degli operatori e per far questo serve un'attenta valutazione dei rischi”.
Alla stesura della nuova direttiva sulle attività di supporto alle squadre di ricerca persone che operano in contesti in cui sono presenti i grandi carnivori, stanno partecipando le diverse strutture operative, sotto il coordinamento del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna guidato dal dirigente generale Raffaele De Col.
Le procedure di ricerca – che in nessun caso saranno sospese - terranno necessariamente conto di due elementi: salvo rare eccezioni, gli orsi sono sostanzialmente presenti nel Trentino occidentale, mentre i lupi frequentano l'intera provincia. “E' quindi sempre opportuno adottare comportamenti utili a minimizzare il rischio di incontro con i grandi carnivori”, spiega il dirigente generale De Col.