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«Scuole dell’infanzia chiuse a luglio»: depositata la proposta di legge d'iniziativa popolare

Le tre educatrici del comitato promotore a Palazzo Trentini: «Apertura introdotta per l’emergenza Covid. I bambini arrivano stanchi». La proposta ora andrà in commissione



TRENTO. Apertura massima per la scuola dell'infanzia di 10 mesi all'anno, senza il mese di luglio. È la proposta del primo progetto di legge d'iniziativa popolare della 17/a legislatura provinciale, espresso in un unico articolo e depositato in Consiglio provinciale dalle tre educatrici che compongono il comitato promotore. Dopo la petizione popolare sul tema, che raccolse 8.236 firme, l'iniziativa si propone in antitesi alla decisione dell'amministrazione provinciale di estendere il calendario di apertura delle scuole d'infanzia anche al mese di luglio.

Le proponenti, Michela Lupi, Giorgia Sannicolò e Raffaella Fiorio, sono state ricevute dalla vicepresidente del Consiglio provinciale Mariachiara Franzoia e dai dirigenti di Palazzo Trentini.

"Quando l'apertura a luglio è stata introdotta - hanno spiegato - c'era il Covid e ci si appellava all'emergenza, cui noi abbiamo corrisposto con responsabilità. Poi si è insistito su questa strada e noi ci siamo sentite umiliate e offese. I bambini a luglio arrivano stanchi. Le educatrici stesse hanno bisogno di tempi di recupero e ricarica". La proposta legislativa ora approderà in quinta commissione.













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