Brentonico ha perso uno dei suoi 4 medici Ma Zeni rimanda alle prossime riforme

BRENTONICO. «È evidente la frustrazione dei nostri cittadini rispetto al muro del sindacato: in tempi di spending review e di austerity, non si capisce perché la categoria dei medici debba essere...



BRENTONICO. «È evidente la frustrazione dei nostri cittadini rispetto al muro del sindacato: in tempi di spending review e di austerity, non si capisce perché la categoria dei medici debba essere protetta a discapito dei servizi di base alle comunità». Questo il commento dell’assessore Filippo Passerini, al termine dell’incontro sull’assistenza medica di base sull’Altopiano di Brentonico, al quale hanno partecipato anche il sindaco Perenzoni, l’assessore provinciale alla salute Luca Zeni (nella foto) e la dottoressa Franca Bellotti. Se Passerini è stato decisamente esplicito nella sua dichiarazione, Zeni è stato più moderato e ha parlato anche di impostare prospettive di lungo periodo e di ragionare su una riforma futura delle aggregazioni funzionali territoriali. Poi però, nelle sue risposte alle numerose domande della platea, è emerso abbastanza chiaramente come anche la Provincia abbia ben chiaro il fatto che l’ostacolo principale alle richieste dei territori sia quello posto dal sindacato dei medici. Non si può nominare un altro medico se i già presenti non sono al tetto di 1275 assistiti. Territori montani, frazioni isolate, residenti anziani: passa tutto in secondo piano.













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