mosaner in consiglio 

«Nessuno si è stracciato le vesti per altre operazioni»

RIVA. Il sindaco Adalberto Mosaner in Consiglio comunale ha “chiesto la testa” dei membri del Cda di Fierecongressi che hanno divulgato la notizia dell’operazione di acquisizione di nuovi volumi...


di Matteo Cassol


RIVA. Il sindaco Adalberto Mosaner in Consiglio comunale ha “chiesto la testa” dei membri del Cda di Fierecongressi che hanno divulgato la notizia dell’operazione di acquisizione di nuovi volumi espositivi passando dalla ricapitalizzazione della società. «Sono venuto a sapere della cosa – ha detto il primo cittadino rispondendo nel “question time” a Flavio Prada – quando è uscita sul giornale (Pellegrini e Dalponte il 29 aprile mi avevano chiesto un incontro per quel pomeriggio: pensavo fosse per la Spiaggia degli Olivi), mentre alcuni consiglieri comunali lo sapevano già la sera prima. Dovrei chiedere le dimissioni dei componenti del Cda che hanno dato informazioni, violando palesemente il fatto di essere membri di una società. Mi piacerebbe sapere chi sono, perché questa non è trasparenza: questo può anche minare l’assetto societario e alcune operazioni. Magari in uno di quei Cda chi ha dato la notizia ha anche votato a favore e dopo fa la telefonatina. Ciò dispiace non poco. Il Comune non è stato notificato di niente; normalmente viene notificato quando la società ha le carte, ma in questo caso la società è la Lido». Lido che è la controllata comunale che rischia di perdere “governance” nella società fieristica dopo l’aumento di capitale. Prada ha chiesto un Consiglio urgente sul tema: «Il Consiglio – ha replicato Mosaner – si ritrova se ha qualcosa in mano. La Lido dovrà fare le sue valutazioni. Questo, lo ricordo, è uno scenario già visto per l’hotel Lido, per cui è stato fatto un aumento prima di due milioni e poi di cinque. Dal 2006-2007 in poi il Consiglio non ha competenza su certi indirizzi: non è un aumento di capitale della Lido né di Apm, sul quale abbiamo invece deliberato. Non siamo noi a poter deliberare su aumenti di un controllo indiretto. Valuteremo durante il percorso, ben conoscendo però quali sono i limiti. Tra l’altro in Lido siamo dominanti, ma il 48% è provinciale di Trentino Sviluppo, la sola che ha sottoscritto gli ultimi aumenti dell’hotel: da lì dipendiamo». Mosaner ha poi replicato a chi si è scagliato contro l’operazione, in primis l’ex numero uno della Lido Marco Tanas: «Dov’erano quelli che si scandalizzano, compresi gli ex presidenti che scrivono su Facebook, quando la Provincia ha deciso di vendere la quota dell’hotel e della Lido srl entro il 31 dicembre 2017 (sono un po’ in ritardo)? Nessuno ha detto “bif” quando la Provincia ha deciso di dismettere la partecipazione nel Palacongressi di Trentino Trasporti, non si è levata una voce da chi sa benissimo che con quella vendita come pubblico saremmo già abbondantemente senza controllo. Qualcuno si scandalizza perché si apre al privato quando la Provincia ha fatto tutte le norme in funzione della finanza di progetto e del cercare risorse e investimenti privati. Rfc non è una società con nome e cognome, non è affarucoli di soggetti privati, è un privato collettivo. E devo ringraziarla perché subito è stata pronta a illustrarci lo stato dell’arte».













Scuola & Ricerca

In primo piano