L’arte madonnara restituisce luce al bel chiostro 

Riva. C’è un chiostro, bellissimo e dimenticato. In pieno centro di Riva. Dentro un palazzo che sente ormai il peso dagli anni. La sua facciata te lo sbatte in faccia il suo bisogno di make-up, il...



Riva. C’è un chiostro, bellissimo e dimenticato. In pieno centro di Riva. Dentro un palazzo che sente ormai il peso dagli anni. La sua facciata te lo sbatte in faccia il suo bisogno di make-up, il suo giardino delle essenze che guarda la Rocca chiede al passante di essere ripulito dalle erbacce. Palazzo San Francesco (e il suo chiostro) è una delle tante bellezze di Riva dimenticate che ti fanno stringere il cuore. In tanti si domandano perché un patrimonio così ricco di storia è lasciato andare alla deriva. Ieri ospitava gli uffici giudiziari della Pretura di Riva, oggi gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, quelli del Comitato Befana subacquea e quelli di Musica Riva. Ma il chiostro è rimasto sempre “oscurato”, “nascosto” dietro la porticina vetrata bianca. Valorizzato solo in sporadiche occasioni con manifestazioni culturali. Ora, grazie alla buona volontà dell’assessore uscente Flavia Chincarini, il chiostro, che apparteneva all’antico convento francescano, è tornato a suscitare interesse ai passanti.

In questi giorni ospita le tre opere di arte madonnara che sono state dipinte due domeniche fa in piazza Costituzione. All’opera non dei madonnari qualsiasi ma i maestri Mariano Bottoli, Federico Pillan e Michela Vicini, tra i più quotati del panorama internazionale, vincitori delle ultime edizioni dell’Incontro nazionale dei madonnari di Grazie di Curtatone, il più antico e il più importante concorso del settore. I tre grandi dipinti realizzati dai maestri madonnari sono liberamente ispirati al «Kennst du das Land» di Goethe, un breve canto nel quale la protagonista, la piccola Mignon, evoca con nostalgia la sua Italia. I temi della natura florida, della statuaria classica e del paesaggio montuoso e fantastico sono stati reinterpreti alla maniera madonnara.

La visita è libera, il chiostro è accessibile al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13; l’entrata di palazzo San Francesco è in viale della Liberazione 7.













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