Porgetti artistici a confronto con il “webinar”

Pergine. Performing Arts Generation è la nuova frontiera di Pergine Festival, ancora menomato per la cancellazione dell’edizione autunnale della kermesse a 24 ore dalla partenza, a causa delle misure...


Gianluca Filippi


Pergine. Performing Arts Generation è la nuova frontiera di Pergine Festival, ancora menomato per la cancellazione dell’edizione autunnale della kermesse a 24 ore dalla partenza, a causa delle misure anti Covid-19. Ma il festival è più forte della sfortuna e il sodalizio si è rimesso subito al lavoro. Ecco in pista Performing Arts Generation, un percorso formativo, con formula webinar, sviluppato su sette incontri (si inizia domani), dedicato ad artisti under 35 che operano attraverso diverse pratiche performative (teatro, danza, performance, creazioni site-specific e per lo spazio pubblico, ecc.).

«Nell’ambito delle arti performative risulta estremamente importante per un artista pensare al proprio lavoro anche in termini di indipendenza e sostenibilità. Per molti giovani creativi risulta talvolta complesso capire il funzionamento di un sistema, nonché il posizionamento del proprio lavoro in un orizzonte lavorativo», racconta Carla Esperanza Tommasini, direttrice artistica del festival.

L’obiettivo è accompagnare i partecipanti nella maturazione di una consapevolezza della propria identità artistica e nello sviluppo di una proposta progettuale, aiutandoli ad articolare le proprie idee e visioni, attraversando insieme le diverse fasi che portano alla realizzazione di un progetto: dalla ricerca e l’organizzazione del pensiero, alla presentazione della propria proposta, passando per l’amministrazione e le necessità di produzione, nonché i diversi livelli di comunicazione di un progetto fino ad comprendere le possibili logiche curatoriali.

Il percorso si articola attraverso modalità di confronto e scambio non solo con i tutor, ma tra gli stessi partecipanti, e prevede dei piccoli esercizi legati allo sviluppo del proprio progetto da elaborare e completare tra una sessione e l’altra. Per partecipare al corso è necessario avere un’idea (o un progetto appena iniziato o un progetto che necessita approfondimento) su cui voler lavorare. Il percorso riunisce diversi professionisti del settore che esploreranno insieme ai partecipanti gli approcci per pensare e sviluppare il proprio progetto non solo a livello artistico, ma anche comunicativo e imprenditoriale, così da incentivare lo sviluppo di una creatività indipendente. Si tratta di – oltre che Tommasini - Chiara Organtini, curatela artistica e progettazione internazionale, collaboratrice Santarcangelo Festival e WpZimmer (BE), Matteo Lanfranchi, direttore artistico del collettivo Effetto Larsen (MI), Arianna Martinelli, direzione organizzativa, responsabile produzione e comunicazione di Pergine Festival, Giulia Lenzi, creatrice di contenuti foto e video per Pergine Festival, Cid / Oriente Occidente Dance Festival, Teatro Metastasio / Festival Contemporanea (Prato).













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