Clesiano tra i primi 4 rapper emergenti al Giffoni Festival 

Alessandro Pancheri si è esibito davanti a 3.000 persone «Esperienza indimenticabile. Grazie a chi ha creduto in me» 


di Fabrizio Brida


CLES. Da Cles a Salerno per portare la propria musica, la propria voce e i propri pensieri a 800 e passa chilometri da dove sono nati. Alessandro Pancheri, in arte “Paradise”, 26enne di Cles, è appena tornato a casa dopo una settimana incredibile trascorsa in Campania, al Giffoni Film Festival Rap Contest 2018, lo spin off musicale del Giffoni Music Concept riservato esclusivamente ad artisti rap, urban e trap. Contest che intende valorizzare i fermenti artistici emergenti, offrendo loro uno dei palchi più qualificati per la nuova scena musicale italiana.

Una vera e propria “RapCall”, la prima del genere in Italia, tra cui erano stati selezionati quattro artisti campani e quattro nazionali da inserire nel programma ufficiale dei concerti che sono stati parte integrante della 48esima edizione del Giffoni Film Festival.

Qui Alessandro Pancheri ha avuto l’opportunità di esibirsi davanti a 3.000 persone sul palco in piazza F.lli Lumière di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, e di staccare il pass per le finali, che lo hanno visto classificarsi tra i primi quattro, cantando prima di artisti del calibro di Vegas Jones e Quentin40.

Per Alessandro, che scrive pezzi da quando aveva 12 anni ma che solo 5 mesi fa è uscito col primo, “Solo da lontano”, seguito poi da “Tu non c’eri” e da “Inferno”, canzone con cui è stato selezionato tra più di 200 proposte, è stata un’esperienza unica. «Ho provato delle emozioni che non dimenticherò mai nella vita – racconta –. Per un artista emergente poter cantare davanti a un pubblico così numeroso e così caldo è qualcosa di speciale. Non scorderò nemmeno un momento di questa folle settimana». Il contest ha avuto come selezionatori musicali Don Joe, tra i più importanti produttori e dj in Italia, e Max Brigante di Radio 105, che ha passato vent’anni della sua vita a raccontare la scena Urban italiana. «Cambiano le facce, cambiano i suoni, ma resta immutata l’urgenza creativa – rivela Brigante –. Anche il percorso che fa è sempre lo stesso: parte dal basso per arrivare in alto». Due nomi importanti che hanno dimostrato di apprezzare il talento musicale di Alessandro Pancheri. «Vorrei ringraziarli entrambi, insieme a tutti gli organizzatori – dice Alessandro – perché mi hanno offerto una grande opportunità. Avere un’occasione del genere dopo solo 5 mesi che sei fuori ripaga di tutti i sacrifici fatti. Grazie anche alla mia famiglia e agli amici più stretti, che credevano in me ancora prima che ci credessi io».

Il sogno nel cassetto di Alessandro, neanche a dirlo, è di riuscire a trasformare la propria passione in un lavoro. «È ciò che più mi piace fare, spero di riuscire un giorno a vivere di musica. La finale al Giffoni rappresenta per me un punto di partenza». E si tratta di un bel trampolino, dal quale potersi lanciare con le proprie note e la propria voce nel mondo della musica.













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