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Mozione dei partiti tirolesi in risposta a Salvini. Autotrasportatori trentini all’attacco

I politici del land: «I divieti tutelano la salute dei residenti». Roberto Bellini, presidente degli autotrasportatori di Confartigianato: «I blocchi hanno causato oltre 100 chilometri di coda, situazione insostenibile».



BOLZANO. "Una mozione congiunta di tutti i partiti del Tirolo in risposta alle ripetute minacce di Salvini di avviare una procedura per violazione del diritto comunitario dinnanzi alla Corte di Giustizia europea contro l'Austria, anche in vista della sua annunciata visita lunedì prossimo. I partiti delle coalizione rosso-nera con a capo il governatore tirolese Anton Mattle hanno discusso in Consiglio sul tema dei transiti". Lo riferisce la Tiroler Tageszeitung, il quotidiano di Innsbruck.

"I partiti tirolesi sono dell'avviso che i divieti per la circolazione dei tir che sono in atto, sono la risposta alla sicurezza dei transiti e alla tutela della salute dei cittadini che vivono lungo l'autostrada”.

Nel contempo la giunta tirolese  ha ribadito il suo impegno “per portare avanti le trattative con la Baviera e l'Alto Adige per introdurre un sistema di prenotazioni "Slot" per il passaggio cadenzato dei tir. Qualora l'Italia voglia avviare un procedimento contro l'Austria si invita la ministra austriaca ai trasporti Leonore Gewessler (Verdi) di appellarsi alla Convenzione delle Alpi e al Green Deal dell'Ue e al Libro Bianco dei trasporti dell'Ue", si legge.

Dura la replica degli autotrasportatori. Dopo Anita, oggi, 5 ottobre, si è espressa Cna. "Martedì nel primo pomeriggio sull'A22 c'era una colonna di 110 km: da San Michele al valico del Brennero in direzione nord era tutto bloccato. L'Austria continua a prenderci in giro e nessuno fa nulla". Così, in una nota, Roberto Bellini, presidente degli autotrasportatori dell'Associazione Artigiani Trentino - Confartigianato.

"Ovviamente nel weekend erano in vigore i soliti divieti, a questo però si è aggiunto il fatto che in Germania martedì era festa nazionale e cosa hanno pensato di fare gli austriaci? Semplice, per evitare che loro strade, i loro autogrill e le aree di soste potessero soffrire del fatto che il traffico dei mezzi pesanti in Germania era bloccato hanno deciso unilateralmente di chiudere le frontiere al Brennero lavandosene le mani e fregandosene di tutto e tutti", aggiunge Bellini.

Secondo Bellini questa combinazione ha causato gli oltre 100 chilometri di disagio: "Non hanno fatto alcuna differenza, questo dev'essere chiaro - continua Bellini -. Mezzi pesanti, leggeri, ogni tipo di veicolo ha dovuto subire passivamente l'ennesima presa in giro. L'Austria, in spregio a qualsiasi accordo, regolamento, legge fa sempre ciò che vuole e quando vuole. Provate - anche solo per un momento - a pensare cosa possa significare rimanere fermi in autostrada per 10, 15 ore. È una follia, il tutto senza tener conto dei disagi di carattere meramente economico ed organizzativo con ritardi di consegne e ritiri che ormai non si contano neppure più. Chi di dovere è tenuto a fare qualcosa, a forza di tirare la corda il rischio è che si spezzi", conclude Bellini.













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