Territorio

Mentre il Cai si schiera contro il Vanoi, il Pd Trentino annuncia: “Il Governo ha respinto il dialogo”

Non ha avuto fortuna l’odg proposto dalla deputata  del Pd Trentino Sara Ferrari, mentre il Cai ha espresso il proprio parere negativo sulla Diga 



TRENTO. Il Cai (Club Alpino Italiano), col suo Direttivo Centrale, supportato dagli Organi Tecnici della Tam, e dalla Segreteria Ambiente, ha espresso il suo parere negativo, adottando una delibera presidenziale e presentando delle osservazioni, al progetto del Consorzio di bonifica del Brenta, che prevede la costruzione di un invaso sul torrente Vanoi, al confine tra la regione Veneto e il Trentino orientale.

"Il progetto dell'invaso sul torrente Vanoi ha visto una convergenza, non usuale, sulla inopportunità di portare avanti l'opera per le ragioni ampiamente illustrate da diversi soggetti, portatori di interessi, pubblici e privati, di tutela dell'ambiente montano e in varie sedi, fra cui Il Cai Centrale e la Sat. I benefici di un possibile uso di acqua in pianura, non compenserebbero l'impatto ecologico e il danno ambientale che potrebbe essere causato. Su questi temi non esistono consultazioni popolari, molto spesso condizionate dai numeri, da impatti emotivi e non da valutazioni tecniche, che invece sono richieste nelle fattispecie di queste opere idrauliche che vanno a incidere fortemente sui territori", ha dichiarato il delegato nazionale Ambiente e Aree Protette del Cai Mario Vaccarella.

La questione è chiaramente arrivata al governo, senza però avere fortuna: “Il giorno 26 luglio 2024 è stato depositato presso la Camera dei deputati un ordine del giorno a prima firma Rachele Scarpa e sottoscritto dall'onorevole Sara Ferrari, con lo scopo di impegnare il Governo ad intraprendere tutte le azioni necessarie per fare in modo che il Consorzio di Bonifica del Brenta si astenga dal compiere ulteriori attività volte alla progettazione e alla realizzazione dell'opera di sbarramento sul torrente Vanoi, in particolare dopo la diffida formale inviata il 12 luglio dalla Provincia Autonoma di Trento all'ente e il voto contrario unanime alla costruzione dello sbarramento da parte del Consiglio provinciale Pat. In sede di discussione e votazione, il Governo ha dato parere contrario e l'odg è stato bocciato senza che nessuno, dai banchi dell'esecutivo, abbia dato spiegazione alcuna in merito a tale scelta". Lo scrive in una nota Sara Ferrari, deputata del Partito Democratico del Trentino.

"L'ennesimo atto di arroganza nei confronti dei territori interessati dalla costruzione del bacino che, in ogni forma, stanno esprimendo la propria contrarietà; dalla diffida della Pat, che rivendica rispetto delle prerogative autonomistiche nella pianificazione territoriale, al parere contrario della Provincia di Belluno, passando per i voti, unanimemente contrari alla costruzione dell'opera, dei Consigli comunali dei vari comuni trentini e bellunesi coinvolti. Questa scelta non fa altro che aumentare la confusione nei cittadini sulla reale posizione della maggioranza di governo a Roma e in Veneto, che cerca di nascondersi dietro ai pareri dei tecnici per evitare di assumersi la responsabilità politica della decisione. I territori di montagna e chi li vive meritano rispetto e chiarezza", ha concluso Ferrari. 













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