Più sicurezza nelle cave con i controlli di Centrofor 

Albiano, i lavoratori del porfido approvano la parte normativa del contratto  con le misure per la prevenzione. Spariscono invece le sanzioni per i cottimisti



ALBIANO. Da oggi i lavoratori del porfido trentino sono più tutelati sotto il profilo della sicurezza e quindi della salute. È questo grazie al rinnovo della parte normativa del contratto provinciale di settore sancito ieri dall’assemblea provinciale delle maestranze, che si è tenuta ad Albiano. La parte economica era stata rinnovata ad ottobre dell'anno scorso.

Soddisfatti i sindacati di categoria, la Filca della Cisl e la Fillea della Cgil, che in un comunicato diffuso al termine dell’assemblea scrivono: “Tra i punti più significativi dell'accordo, che rappresenta un importante passo in avanti per tutti i lavoratori delle cave trentine, c'è la nuova convenzione che si stabilisce tra la commissione paritetica (composta dunque da rappresentanti dei datori di lavoro e rappresentanti sindacali) e Centrofor, l'ente bilaterale dell'edilizia. La convenzione affida a Centrofor il compito di andare nelle cave e svolgere un vero e proprio monitoraggio delle condizioni di lavoro in termini di tutela della salute e della sicurezza degli operai”.

«Quanto abbiamo inserito nel contratto provinciale del porfido già avviene nell'edilizia con un ottimo riscontro - sottolineano Sandra Ferrari e Moreno Marighetti della Fillea Cgil e Fabrizio Bignotti e Mati Nedzmi della Filca Cisl -. Ed è per questa ragione che il sindacato si è speso per introdurre questa buona pratica anche nel porfido. Lo scopo è di promuovere nel miglior modo possibile la salute e la sicurezza dei lavoratori, nella consapevolezza che le condizioni di lavoro non sono oggettivamente facili nelle cave».

Centrofor avvierà nei prossimi mesi un controllo puntuale in tutte le cave. Al termine di questa fase predisporrà un report che verrà discusso ed esaminato dalla commissione paritetica. «Lo scopo è di fare prevenzione, evidenziando criticità da correggere - proseguono i sindacalisti -. Siamo infatti convinti che anche attraverso queste azioni si possa contribuire ad innovare il settore mettendolo al passo con i tempi e che si possano migliorare le condizioni di lavoro, aspetto che ci sta particolarmente a cuore».

Altro punto qualificante del nuovo contratto, sottolineano i sindacati, è l'eliminazione delle sanzioni disciplinari per tutti gli operai cottimisti che non raggiungono il minimo di produzione. “Il contratto provinciale ha innovato sul fronte del cottimo inserendo il cosiddetto “cottimo di qualità”. Adesso si fa un ulteriore passo avanti sul piano normativo abolendo le sanzioni disciplinari per chi non raggiunge il minimo di produzione. Infine, sempre nell'ottica di incentivare una maggiore qualità per tutto il settore, è stato inserito un meccanismo premiante per le aziende che aderiscono al Marchio porfido trentino controllato: queste imprese pagheranno l'adesione alla commissione paritetica in misura ridotta. Per il resto la parte normativa del nuovo contratto è stata confermata in gran parte degli articoli con alcuni adeguamenti”.















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