«C’è ancora chi vive nel Medioevo» 

Paolo Zanella di Arcigay Trentino difende le letture per bambini che hanno sollevato la protesta di Lega e Lavis Civica


di Fabrizio Brida


LAVIS. «È una polemica ideologica e strumentale, sollevata da persone che non capiscono che non esiste la “normalità” e che l’idea di far conoscere le diversità è un primo passo verso l’inclusione». Così Paolo Zanella, presidente di Arcigay Trentino, ha commentato la controversia sorta a Lavis dopo che martedì sera un gruppo di volontarie ha letto pubblicamente dei libri per bambini in una serata in libreria organizzata dall’associazione Lavistaperta e da La pulce d’acqua, con la consulenza bibliografica della Biblioteca comunale. Sul volantino dell’iniziativa, la scritta e il logo “Dolomiti Pride”. Tema dell’incontro: la diversità, nella sua accezione più ampia.

Inaccettabile per Lega e Lavis Civica, che, come abbiamo riferito ieri, sono insorte e hanno presentato un’interrogazione, ritenendo “pericoloso” affrontare certi argomenti con i più piccoli. “Si tratta di irrompere nel pensiero morale dei bambini – scrivono – e questo è totalmente condannabile. Si tratta di convincerli che il genere non conta, che è normale essere diversi, che la diversità sessuale arricchisce. Sembra quasi che sia meglio essere diversi”.

Di tutt’altro avviso, naturalmente, il presidente di Arcigay Trentino. «È l’ennesima iniziativa di questo tipo in ambito nazionale – sostiene Zanella – e puntualmente c’è sempre qualcuno, che probabilmente vive ancora nel Medioevo, che non comprende come non si tratti di educare all’omosessualità, ma semplicemente di far capire che esiste la diversità. Si vuole negare qualcosa che c’è, che esiste».

L’idea di organizzare questo incontro, poi, come accaduto per il ciclo di appuntamenti in Val di Sole, è partita “dal basso”, da iniziative di singoli o associazioni alle quali il Dolomiti Pride ha dato il proprio benestare. «Fa piacere che sul territorio siano nati degli eventi culturali di questo genere – continua Paolo Zanella –abbiamo accolto volentieri queste proposte opportune e interessanti”.

Un’ultima battuta sulla discussione sollevata da leghisti e civici: «Sono polemiche sterili, che lasciano il tempo che trovano – conclude il presidente di Arcigay Trentino – noi porteremo avanti la nostra manifestazione e rimarremo fermi nel difendere il nostro diritto alla diversità».













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